Orsi sul Baldo, arriva il «mandato di cattura»

Il governatore Pacher assicura: «Adotteremo tutte le misure previste dal protocollo per la gestione degli orsi problematici»



TRENTO. Dopo quanto fatto con M11, anche per M4 potrebbe essere messa in atto la procedura che viene attuata per gli orsi problematici. Si tratta di cattura, marcatura con radiotrasmittenti e rilascio “traumatico” (spari con munizioni in gomma). Il primo plantigrado era stato infatti ritenuto troppo “confidente”, quindi pericoloso per l’uomo e così potrebbe accadere per il secondo, se resterà sul Monte Baldo. Lo ha spiegato il presidente della Giunta provinciale, Alberto Pacher. Il presidente, rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord, ha aggiunto che non è esclusa la presenza sul Baldo anche di altri esemplari e che l’obiettivo è adottare tutte le misure previste dal protocollo per la gestione degli orsi considerati “problematici”. La squadra di emergenza è intervenuta in media 37 volte all’anno.

Rispondendo a un’altra interrogazione, presentata dal Pdl, riguardante l’incontro ravvicinato con un orso avvenuto a Spormaggiore, Pacher ha segnalato che gli episodi di questo tipo registrati dal 2002 ad oggi sono stati sei, senza mai un contatto fisico tra l’animale e l’uomo. Ha ricordato inoltre che gli orsi definiti “problematici” rappresentano il 5% dei plantigradi presenti in Trentino e per questo sono controllati attraverso un radio collare. Ancora, la squadra di emergenza nel corso dell’ultimo decennio è intervenuta 371 volte con una media di 37 uscite all’anno e le azioni di dissuasione effettuate nei confronti dell’orso arrivando quasi a contatto con lo stesso sono state in tutto 40 (4 contatti in media all’anno). Il costo medio annuo della gestione della popolazione di orsi in provincia, in termini di risorse umane, è stimato negli ultimi anni di circa 150.000 euro e comprende anche le attività di monitoraggio, che incidono per circa il 30-40% dell’importo totale. Per le attività di dissuasione e monitoraggio la squadra emergenze della Provincia è formata da 14 persone che occupano per gli orsi non più del 10% del loro lavoro.













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