Operata a Rovereto, resta invalida: via all'indagine

Il procuratore capo Merlo ha aperto un fascicolo, già acquisite le cartelle cliniche


Giuliano Lott


ROVERETO. Sul caso della donna operata di emorroidi nel giugno dello scorso anno all'ospedale di Rovereto e rimasta invalida per una complicanza, il procuratore capo Rodrigo Merlo ha aperto un fascicolo. La Procura indaga dunque per l'ipotesi di lesioni gravi ed ha già acquisito le cartelle cliniche attraverso la polizia giudiziaria. L'ospedale ha già negato alla donna il risarcimento. Poco meno di un anno fa, nel giugno 2010, la donna, trentun anni, madre di un bambino di otto, era stata sottoposta a un intervento di emorroidectomia. Già all'inizio del decorso, provava dolore e non avvertiva più stimoli minzionali e defecatori. Una volta dimessa, lo stato di salute precipitò: la donna non riusciva più a reggersi sulle gambe e rimase paraplegica, costretta per mesi a muoversi con la sedia a rotelle. Uno stato di emiparalisi temporaneo che la signora superò con testardaggine e forza d'animo, sforzandosi di usare le stampelle e via via reimparando a camminare, dopo un lungo periodo di riabilitazione all'ospedale Negrar. Ciò che però non è cambiato è che la donna, non potendo più avere un ciclo di evacuazione normale, è costretta a servirsi di cateteri e purganti ed ha bisogno di potersi lavare più volte al giorno. Tornare al lavoro è per lei impossibile. Da qui il timore di incorrere nel licenziamento. Ma l'invalidità permanente inficia anche tutti gli aspetti del vivere quotidiano: addio a gite e viaggi, e persino a una vita intima normale. Tramite un legale, ha chiesto un risarcimento all'Azienda sanitaria. La quale, sulla base di una perizia medico legale, ha concluso che si è trattato di una rara complicanza, e pertanto non ha diritto ad alcun risarcimento. Da qui la decisione di adire le vie legali per ottenere un ristoro dei danni in sede civile. Ora si apre anche un versante penale, con l'avvìo dell'indagine da parte del procuratore capo Rodrigo Merlo. Nei giorni scorsi gli agenti di polizia giudiziaria hanno acquisito copia delle cartelle cliniche.

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