Oltre 4500 firme contro il senso unico

Ieri mattina il comitato spontaneo ha consegnato la petizione su via della Cinta


Gianluca Marcolini


ARCO. Completamento della ciclabile lungo il Sarca, realizzazione di un parcheggio di attestamento in viale Santoni, nei pressi della passerella che conduce alle scuole medie di Prabi, adeguamento della cartellonistica stradale ma soprattutto niente senso unico in via della Cinta. Sono queste le richieste del comitato di cittadini per la nuova viabilità. Dopo aver speso tante parole il gruppo di "contestatori" ha deciso di mettere nero su bianco le osservazioni al piano urbano della mobilità. Ieri mattina in municipio sono state presentate le 4513 firme raccolte in questi giorni dal comitato spontaneo che dice no alla trasformazione ad un solo senso di marcia di via della Cinta, provvedimento su cui si sono concentrate le discussioni e anche le polemiche più accese riguardo al piano urbano della mobilità.

Gli organizzatori, oltre a ringraziare gli oltre 4000 che hanno firmato, annunciano che la petizione - i fogli contenenti le firme sono stati allegati al malloppo delle osservazioni - andrà avanti ancora per qualche settimana. «Il no al senso unico - spiegano i membri del comitato spontaneo - è motivato dal fatto che allungare i percorsi normalmente compiuti dagli arcensi e quindi il tempo che ci si impiega a tornare a casa è un chiaro disagio per la collettività. Il percorso più breve fa risparmiare tempo e denaro e inquina di meno. Reputiamo che i 30-40 chilometri orari come limite di velocità siano sufficienti a garantire la tutela della vivibilità e anche la sicurezza, e con meno inquinamento, di chi percorre nel doppio senso via della Cinta».

Me la osservazioni non si esauriscono qui: «Riteniamo prioritaria la costruzione di un parcheggio di attestamento all'imbocco di via Santoni, lato sinistra orografica del Sarca, da potersi utilizzare per gli ospiti e le scuole. Fondamentale, per il pubblico interesse ed il bene collettivo, è poi la costruzione della ciclabile nel tratto arcense, in particolare dall'Autovar al ponte di Arco: rispetto a tale realizzazione, assicurata da sindaco e assessore, permangono da parte nostra seri dubbi visto che la Provincia ha affermato di non poterla finanziare fino al 2014». Priorità è anche adeguare la cartellonistica stradale che dovrebbe indicare i percorsi più brevi da compiere per giungere alle varie destinazioni e pure l'individuazione di un'alternativa alla circonvallazione per i motorini e i mezzi agricoli.













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