Oltre 4.000 persone a visitare Le Albere

Un successo l’iniziativa voluta per far conoscere ai cittadini il complesso residenziale progettato da Renzo Piano


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Si è rivelata un successo l'apertura del cantiere delle Albere, avvenuta nel fine settimana. Fra sabato e ieri ben più di quattromila persone si sono mosse, anche dalle valli, come abbiamo accertato, per visitare soprattutto gli appartamenti.

Gli organizzatori non si aspettavano numeri così alti. Per ragioni di affollamento quindi, in questi due giorni, non è stato possibile dare accesso alla gente a tutto il quartiere. Nei prossimi giorni e fino a dicembre sarà invece possibile (giovedì pomeriggio e poi venerdì, sabato e domenica tutto il giorno), su prenotazione, visitare a piccoli gruppi l'intero quartiere, avendo accesso anche alle strade e ai giardini interni, agli spazi destinati a negozi e attività commerciali. Sarà così possibile soddisfare la curiosità dei tanti che hanno potuto solo vedere gli spazi interni agli edifici residenziali.

Ognuno aveva voglia di dire la sua, e così sono diversificati i commenti dei visitatori che abbiamo registrato, che spaziano fra l'entusiasmo, l'invidia per chi potrà permettersi appartamenti così costosi e di lusso fino alle critiche, effettivamente molto diffuse.

Ma tanti hanno messo le mani avanti «Non abbiamo visto il quartiere nella sua interezza, e poi chissà che effetto possa fare con tutti gli abitanti che vi si muovono e le attività in esercizio».

Fra i problemi evidenziati innanzitutto ci è stata segnalata da quasi tutti la scelta di realizzare i bagni degli appartamenti ciechi, poi la scelta di materiali di lusso (lo notano tutti) ma considerati da tanti poco funzionali, soprattutto nel caso di famiglie con bambini.

È soprattutto l'estetica esterna delle case tuttavia che non convince i trentini, soprattutto le persone che provengono da situazioni insediative tradizionali, come i paesi di montagna o chi vive nelle periferie ben progettate. Ma ci sono persone a cui gli edifici sono piaciuti subito da fuori. «Gli edifici sono troppo omogenei fra loro, gli spazi sono troppo stretti, sia dentro gli appartamenti che fuori. Anche se bisogna ammettere che i dettagli sono ben curati», spiega ad esempio la signora Cristina, residente a Trento città, che riassume il punto di vista che molti altri ci hanno espresso, come quello di Sonia, giovane architetto che ci dice: «A me sembra tutto troppo compresso. Non vivrei qui, lusso o non lusso. Lo trovo un po' opprimente». Fanno eco a queste critiche Giacomo e Maria, residenti anche loro in città, dicendo: «C'è troppo legno e troppo vetro, e poi la luminosità sembra scarsa», come hanno argomentato molti.

Fra gli entusiasti rientrano ad esempio due giovani di Lavis, che ci illustrano un altro punto di vista, riportatoci da altri visitatori: «Prima di entrare - spiega Simone - si ha in effetti un'impressione negativa, degli spazi e dell'estetica. Ma adesso che abbiamo visto tre appartamenti di dimensioni varie da dentro, dobbiamo dire che la qualità è molto alta, gli spazi sono davvero ben progettati e vivibili, soprattutto ci ha colpito l'ottima progettazione del miniappartamento. Anche i giardini condivisi ci sembrano ben progettati, il design complessivo del quartiere è bello. Si tratta di una situazione ben diversa da quella che si trova in altri quartieri delle nostre città».

Lui e Anna, che lo accompagna, verrebbero volentieri a vivere alle Albere, potendoselo permettere. Infatti l'altro tema ricorrente è l'elevato costo degli appartamenti, come era prevedibile.

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