TRENTO

Not, il Comune chiede funivia e fiera

In cambio del sì al trasloco a Mattarello il capoluogo chiede il Polo fieristico a Piedicastello e l’impianto per il Bondone



TRENTO. Dopo le stoccate sui giornali, oggi la giunta comunale e quella provinciale si incontreranno a Villa Mersi. Ovviamente al centro del dibattito ci sarà il Not, il nuovo grande ospedale del Trentino che sta dividendo il Comune dalla Provincia. Piazza Dante non nasconde di aver ormai deciso di trasferire il Not da via Maso al Desert a Mattarello.

Per convincere il Comune finora ha inviato una pagina A4 con alcuni dati. Tra le altre cose, come già riportato dal Trentino due giorni fa, si sostiene che, con il trasloco, il risparmio sarebbe di 30 milioni di euro. Il Comune di Trento, però, resiste e si oppone, consapevole anche del fatto che saranno necessari lunghi passaggi burocratici e urbanistici, anche in Consiglio comunale. E’ chiaro, però, che ormai il trasloco ci sarà. A questo punto si tratta di stabilire la contropartita che la Provincia è disponibile a riconoscere al Comune.

Già alcuni ragionamenti si stanno facendo in materia di finanza pubblica. Trento dovrebbe sacrificare 1,7 milioni nel 2016 quale quota concorso al Patto di garanzia per il risanamento dei conti pubblici. La Provincia la settimana scorsa ha presentato il conto ai Comuni chiedendo un totale di 9,1 milioni. La quota di Trento sarebbe, appunto, di 1,7 milioni.

Ma già nei giorni scorsi, quando è esplosa la grana Not, la Provincia si è detta disponibile a un compromesso praticando un grosso sconto, forse della metà. Non solo. Altro capitolo in cui la Provincia potrebbe andare incontro al Comune è quello del turn over. Nei giorni scorsi dalla Provincia era stato comunicato ai comuni che avrebbero potuto assumere un nuovo dipendente ogni 10 pensionamenti. Ora questo rapporto potrebbe diventare molto più favorevole. Si tratta comunque di misure che riguardano tutti i comuni. Per questo il Comune di Trento è pronto a chiedere di più.

Il trasferimento del Not a Mattarello potrebbe essere l’occasione buona per chiedere alla Provincia una di quelle opere che Trento aspetta da tempo e che non sono mai state realizzate. La prima potrebbe essere la funivia che dovrebbe portare sul Monte Bondone. Al termine della scorsa legislatura era stato redatto anche uno studio di fattibilità affidato a Trentino Trasporti.

Lo studio aveva ipotizzato una spesa di 30 milioni di euro con una funivia su tre tronconi. Sarebbe un’opera importantissima per lo sviluppo turistico della città e un’occasione d’oro per Trento. Altra opera che la giunta comunale potrebbe chiedere oggi alla Provincia è la realizzazione dell’ormai famosa Piscina con wellnes, sul modello Acquarena di Bressanone.

Se ne era parlato a lungo quando il Comune avrebbe dovuto spendere 8 milioni già previsti. Si era parlato di ristrutturare le Fogazzaro, come chiesto dall’ex assessore Paolo Castelli, ma in molti fecero notare che con la stessa cifra si sarebbe potuto realizzare un centro ex novo. Infine oggi si parlerà anche del nuovo centro fieristico. In questi giorni il Cte verrà sfrattato dall’attuale sede di via Bomporto per lasciare il posto all’Università. Oggi il Comune chiederà che la Provincia realizzi il nuovo polo fieristico all’ex Italcementi, a Piedicastello.













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