Not-caserme, Rossi riapre la partita

Il governatore: «Abbiamo diverse opzioni, confronto con la nuova giunta». Biasioli: «Non si sposti il nuovo ospedale»


di Chiara Bert


TRENTO. «Ci sono ragionamenti sull’assetto urbanistico di Trento che riguardano anche il Not e le ex caserme, ma è rispettoso che vadano fatti dopo le elezioni comunali, con la nuova amministrazione del capoluogo». Il presidente della Provincia Ugo Rossi riapre la partita delle grandi scelte che interessano la città, ma rimanda il confronto a dopo il 10 maggio, con la nuova amministrazione che i cittadini sceglieranno per guidare il capoluogo per i prossimi cinque anni. E al tavolo del confronto non è esclusa l’opzione di un eventuale trasferimento del nuovo ospedale da via Mas al Desert a Mattarello (Trentino di ieri, ndr) se, dati alla mano, questa risultasse economicamente più conveniente anche per quanto riguarda i costi dei nuovi collegamenti.

La partita urbanistica riguarderà innanzitutto il futuro utilizzo di quelle aree che a Mattarello erano state destinate - in base agli accordi con lo Stato - alla nuova cittadella militare, ipotesi poi tramontata per via della crisi che ha cambiato i piani del ministero della difesa. «Sabato nel mio intervento alla Cooperazione (dove il centrosinistra ha lanciato la ricandidatura a sindaco di Alessandro Andreatta, ndr) ho parlato di agricoltura e di un suo sviluppo anche in chiave turistica - ricorda Rossi - ma il ragionamento con il Comune sarà complessivo e riguarderà il nuovo ospedale, le caserme di Mattarello e le soluzioni per l’attraversamento nord-sud della città». Il governatore per ora decide di fermarsi qui: «Abbiamo diverse opzioni, ma non è proprio il caso di fare annunci in campagna elettorale. In questo momento, per quanto riguarda il Not, è noto che come Provincia siamo impegnati su valutazioni di carattere economico-finanziario. La situazione dei tassi di interesse è cambiata e stiamo verificando modalità diverse di finanziamento rispetto a quelle che avevamo previsto (il project financing con i privati, ndr). Quando si deve reimpostare una gara è un obbligo verificare se si può risparmiare». Piazza Dante ha dato l’incarico ad un advisor di calcolare la convenienza del finanziamento diretto rispetto al project financing e ha già compiuto alcuni passi nei confronti della Bei, la banca europea degli investimenti, che sarebbe pronta a finanziare a un tasso favorevole l’opera da 300 milioni. «Quando avremo in mano i dati - conclude Rossi - ci confronteremo con il Comune sugli assetti urbanistici».

Chi non ha dubbi su quale debba essere la collocazione del nuovo ospedale è il vicesindaco e assessore comunale all’urbanistica Paolo Biasioli: «Personalmente - dice - spero che quella di un trasloco a Mattarello sia solo un’ipotesi di scuola. Qualche punto fermo la Provincia deve lasciarcelo, parliamo di un ospedale non di spostare una scuola». «Per apprestare le aree di Mas al Desert - ricorda Biasioli - sono già stati spesi 50-60 milioni ed è già stato realizzato il Centro per la protonterapia. Cambiare adesso avrebbe poco senso». «Inoltre mettere il Not alle ex caserme di Mattarello significherebbe dover realizzare attorno altri servizi, quindi si andrebbe ad allargare la città, una prospettiva che abbiamo sempre dichiarato di non voler perseguire».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano