«Non lasceremo che il Tricolore sia sostituito»

Bandiere tirolesi, gli Alpini di Trento rispondono a Panizza



TRENTO. Chiamati polemicamente in causa dall'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, gli Alpini della sezione di Trento rispediscono al mittente l'invito a non cantare la Canzone del Piave perché "offende la storia e i nostri nonni", secondo quanto sostenuto dall'assessore.

«Se non lo sa, - scrive il presidente dell'Ana Maurizio Pinamonti - gli diciamo che il "Piave" rappresenta il simbolo di un'Italia che stava per essere calpestata e che invece ritrovò la forza, l'unità e la volontà di reagire e "liberare" il Trentino-Alto Adige. Si sappia che gli Alpini trentini, sono uomini di montagna, custodi gelosi delle tradizioni culturali e della Nazione italiana cui a pieno ed indiscusso titolo il Trentino da sempre appartiene». Nel rispondere all'assessore, gli alpini gli consigliano «di mettersi dunque i tappi nelle orecchie se dovrà presenziare a qualche nostra cerimonia o ricorrenza, perchè noi il "Piave" lo canteremo e lo suoneremo ogni volta che ci sarà da ricordare non solo i Caduti italiani nelle nostre guerre, ma tutti i Caduti di tutte le guerre indipendentemente dalla bandiera per la quale hanno combattuto».

Si sottolinea inoltre che onorare tutti i caduti, per gli Alpini, ha il significato di convivenza civile e fratellanza. Gli alpini aggiungono: «Senza alcuno spirito di polemica, se nel Trentino si vorranno far sventolare altre bandiere noi - come sempre - vigileremo che accanto a qualsiasi bandiera nazionale o trentina ci sia anche la bandiera di noi tutti, il Tricolore al quale abbiamo giurato fedeltà. Noi non permetteremo però che il Tricolore sia sostituito da altre bandiere, o che sia tolto dagli edifici delle istituzioni della Repubblica italiana per far posto a qualcos'altro. Tutti conosciamo la storia del nostro Trentino; vogliamo che da essa si traggano insegnamenti positivi e non la si usi per strumentalizzazioni. Quanto alla spesa pubblica impegnata per l'ondata di bandiere preannunciata dall'assessore Panizza, osserviamo che abbiamo acquistato e regalato il Tricolore, che ha sventolato ovunque nel mondo, nell'avversa e nella favorevole sorte».













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