«Non autosufficienza la gente deve assicurarsi»

Giacomelli (Upipa): «È tempo, le risorse pubbliche non sono infinite» Rette Rsa, allarme della Uil: «L’aumento c’è. Basta annunci da Rossi, serve l’Icef»


di Chiara Bert


TRENTO. Antonio Giacomelli, presidente dell’Upipa (l’associazione che raggruppa le 54 Rsa trentine) parte dai numeri: 110 mila over 65 oggi in Trentino, che diventeranno 150 mila tra 5 anni e 200 mila in un decennio. «Con questo trend di invecchiamento della popolazione - osserva - non possiamo pensare che le risorse pubbliche possano dare risposte all’infinito ai problemi della non autosufficienza. è ora e tempo che la gente faccia delle assicurazioni, i più oculati cominciano già a farlo».

Dal sindacato si leva l’allarme sui tagli alle case di riposo, il giorno dopo l’annuncio del presidente Ugo Rossi che la Provincia ridurrà di 1,3 milioni di euro (l’1%) nel 2014 il finanziamento alle rette sanitarie. «Ma le rette delle Rsa non aumenteranno - ha ssicurato - perché saranno le Rsa a ridurre i propri costi, senza gravare sugli utenti». Non è convinto il segretario della Uil Walter Alotti: «Assisteremo invece purtroppo anche quest’anno, nonostante le ineffabili rassicurazioni di Giacomelli dell’Upipa che stranamente concorda sempre con Rossi, ad aumenti almeno pari all’inflazione (1,5%) per le Rsa che applicano tariffe sopra o pari alla media e addirittura del doppio per quelle meno care. Alla faccia dell’ annuncio di Rossi nel suo discorso programmatico d’avvio legislatura di blocco delle tariffe del settore pubblico provinciale».

Replica Giacomelli: «Le preoccupazioni dei sindacati sono anche le nostre, ma va ricordato che dopo un decennio di finanziamenti in aumento, in una fase di contrazione delle risorse l’accordo che abbiamo raggiunto con la Provincia a fine 2012 prevede uno sforzo di riduzione dei costi da parte nostra del 4% in tre anni. Non c’è nessuna sorpresa, le nostre strutture si stanno adeguando, è una spending review che responsabilmente tocca anche a noi, tanto più che la Provincia ci garantisce l’energia elettrica a prezzi irrisori». «In Trentino - ricorda il presidente dell’Upipa - la retta media delle Rsa è di 45 euro, la più bassa d’Europa, a Bolzano siamo a 55 euro». La Uil chiede di accelerare sull’Icef: «Basta annunci, è tempo di introdurre elementi di maggior equità nella compartecipazione delle spese alberghiere, secondo il principio che chi più ha, più deve contribuire». Concorda Giacomelli: «Il sistema Icef deve valere anche per le Rsa. Ma serve un ragionamento di prospettiva che tenga conto che le risorse pubbliche non basteranno. A livello nazionale noi abbiamo proposto che una quota dei versamenti Inps vada a un’assicurazione sulla non autosufficienza. Ma in Trentino si può creare un fondo innovativo, sul modello di Laborfonds, in cui tutti pagano una quota fissa. E per i più deboli integra la Provincia».













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