No di Marcello Poli al centrodestra E il voto in Emilia frena la scelta  

Verso le elezioni del 3 maggio. Il segretario della Lega Bisesti ha sondato il noto imprenditore della distribuzione alimentare ma ha raccolto un garbato rifiuto. Nel centrosinistra oggi il primo incontro in città tra Italia Viva e Ianeselli



Trento. Il voto di domenica in Emilia Romagna consente al centrodestra un approfondimento ulteriore sul nome del proprio candidato sindaco. Se fonti qualificate assicurano come il nome che il 3 maggio sfiderà Franco Ianeselli non sia ancora uscito, possiamo però raccontare come continuino i sondaggi: il segretario della Lega Mirko Bisesti si è mosso per contattare Marcello Poli, noto imprenditore della distribuzione alimentare, ottenendo però un garbato rifiuto alla sua discesa in campo per una poltrona a Palazzo Thun.

La volontà dell’attuale maggioranza in Provincia di trovare una figura che sia espressione della società civile si «scontra» con la pluriennale ritrosia degli imprenditori trentini, salvo rare eccezioni, a gettarsi nell’agone politico. In questo senso l’esperienza di Diego Mosna che, dopo la sconfitta per la presidenza della Provincia ha preferito tornare alla propria attività a tempo pieno, è la classica eccezione.

Su questi giorni concitati si staglia grande come una casa l’ombra delle elezioni in Emilia Romagna: tutti fanno buon viso a cattivo gioco e attendono l’esito di quel confronto: «Ma non è proprio il massimo. Se dovesse trionfare la Lega tutti dicono che sarà un uomo di Matteo Salvini a scendere in campo. Ma a quel punto cosa diremo alla persone che abbiamo contattato in queste settimane? Che abbiamo scherzato?» osserva un cespuglio che siede in consiglio provinciale. «Ma paradossalmente è anche una sorta di cartina di tornasole che le decisioni sono prese proprio dal partito di maggioranza relativa e che noi dobbiamo avere una funzione, per così dire, notarile. E se la Lega dovesse essere sconfitta in Emilia il nome che verrà schierato da noi finirà per essere vissuto come un rincalzo» si sfoga il nostro interlocutore. Un parere non condiviso da tutti, va detto, visto che altri in coalizione assicurano di non essere in alcun modo disturbati dal supplemento di riflessione in corso.

Se Marcello Poli ha detto no, il centrodestra avrebbe invece incassato un sì di massima da un altro Marcello, Carli: ex consigliere provinciale e attuale presidente degli imprenditori cristiani trentini, l’Ucid. Volto noto, ma politico, non ascrivibile alla cosiddetta società civile. Da ascrivere invece al gossip la voce che la coalizione terrebbe il piede sul freno in attesa del ritorno dalla Tanzania di Silvano Grisenti: il Griso non sarebbe della partita sino a febbraio inoltrato. Troppo tardi.

E il centrosinistra? Questa volta, memore del fatale tira e molla dell’estate del 2018, si è mosso con grande celerità e, sulla carta, altrettanta compattezza: la platea dei partiti che sostengono Franco Ianeselli è già forte di dieci formazioni e una probabilissima lista del candidato sindaco. E le presenze paiono destinate ad ampliarsi, visto che per oggi è in programma un incontro tra Italia Viva e Ianeselli. I renziani che hanno nelle proprie fila la senatrice trentina Donatella Conzattti potrebbero mettere le proprie energie a disposizione magari in tandem con un altro simbolo, forse quello di In Movimento. Per il coordinamento trentino di Iv Conzatti avrebbe individuato Roberto Sani come una figura adatta. Sani lavora già da tempo con la senatrice.G.T.













Scuola & Ricerca

In primo piano