No alla sospensiva: via al cantiere della Meccatronica

Olivi: «Soddisfazione, ma ora non c’è tempo da perdere» Laner: «Bloccare tutto sarebbe stato un danno enorme»


di Giuliano Lott


ROVERETO. Ore di nervosismo, di sfibrante attesa. Ieri però, attorno alle 9, la decisione del Tar ha stemperato l’agitazione della Provincia e di Trentino Sviluppo: la richiesta di sospensiva promossa dalla Mak, capofila di una cordata che comprende la Hollander di Levico e la rovigotta Guerrato, è stata cassata. Il cantiere del Polo della Meccatronica, assegnato al consorzio di cui è capofila l’impresa Collini può partire, e l’assessore all’industria Alessandro Olivi è più che esplicito nel merito: «Sono molto soddisfatto dell’esito favorevole, era un passaggio molto delicato. Innanzi tutto, da questa decisione esce validato l’operato di Trentino Sviluppo, che aveva corrisposto alla richiesta della Provincia di dare corso alla progettazione esecutiva con la massima rapidità. I tempi in questo caso sono determinanti per dare una risposta efficace alla crisi. In secondo luogo, fermo restando il legittimo diritto di ricorrere al Tar per chi si ritiene torteggiato, le aziende trentine avevano risposto bene, consorziandosi tra loro per partecipare alla gara d’appalto. Bisogna ricordare che il criterio scelto per assegnare i lavori era di premiare l’offerta più vantaggiosa, non il massimo ribasso». Ma l’effetto più significativo della decisione del Tar è il via libera ai lavori. Olivi e il presidente di Trentino Sviluppo, Diego Laner, avevano già stabilito la “road map”: in caso di mancata sospensiva, il cantiere sarebbe partito. «E dobbiamo fare in fretta - aggiunge l’assessore -, perchè quest’opera non è, come si è detto a torto, una mera riorganizzazione logistico distributiva di immobili, ma un fondamentale strumento di sviluppo economico per tutto il Trentino. Non perdere altro tempo ci consente di arrivare presto a concretizzare quella filiera scuola-alta formazione-imprese che rappresenta un esempio unico in Italia».

Anche Diego Laner è soddisfatto: «Non nego che fino alla decisione del Tar sulla sospensiva eravamo molto preoccupati. Il rischio era che un progetto così importante subisse ritardi o, peggio, rimanesse al palo. Ora non c’è tempo da perdere, entro la settimana prossima assegneremo i lavori. Intanto abbiamo proseguito con gli scavi, in modo da ottimizzare i tempi. Entro la fine dell’estate la progettazione esecutiva dovrebbe essere pronta, poi ci vorrà un anno per completarla. Ciò ci permetterà di traslocare nella nuova struttura le ditte che oggi si trovano nel vecchio compendio ex Pirelli, che verranno abbattute per realizzare i due nuovi complessi scolastici dell’Iti Marconi e del Cfp Veronesi. Il Polo è un investimento da 20 milioni di euro, le scuole costeranno tra i 30 e i 40 euro. Immobilizzare questo processo sarebbe stato un danno enorme per tutta l’economia provinciale».

Lo scavo intanto procede, e la voragine, alta circa sei metri è impressionante: camion e mezzi per movimento terra sembrano modellini, sparsi su un’area di 18 mila metri quadri. Dagli scavi di approntamento del cantiere sono stati ricavati circa 100 mila metri cubi di materiale, di cui circa 75 mila di ghiaia che sono stati rivenduti. «Questa operazione - spiega il direttore del dipartimento immobili e impianti di Trentino Sviluppo Michele Ferrari - ci ha permesso un consistente risparmio (oltre 700 mila euro, ndr.), e i lavori, affidati a ditte trentine, nutrono la filiera edilizia locale dando un’importante ricaduta economica sul territorio».

In più, la ditta Collini si è proposta i lavorare a maggiorvelocità: da 360 giorni di durata, il cantiere è sceso a 340.

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