Niente nido pubblico per 65 bambini

I posti disponibili sono 120 nei due asili di Pergine e 13 in convenzione a Trento, ma le domande presentate sono quasi 200


di Roberto Gerola


PERGINE. Sono 65 i bambini in lista d’attesa per entrare negli asili nido del Comune. Si tratta sostanzialmente dell’utenza che il nuovo nido pronto fra un paio d’anni riuscirà ad ospitare e quindi saranno praticamente soddisfatte tutte le richieste. In questo senso le dichiarazioni dell’assessore Renato Tessadri alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico.

Il bilancio della situazione è presto fatto: 120 bambini (da 0 a 3 anni) troveranno ospitalità nelle strutture esistenti (una in via Montessori, l’altra in via Dolomiti). Altri 13 posti sono disponibili a Trento con la Coop “Lo Scarabocchio” (utili appunto, per chi lavora a Trento). Poi ci sono operativi altri tre asili nido privati (in via Montecristallo, a Canezza e a Canale) più una struttura convenzionata “Tagesmutter” a Costasavina. In totale, potranno ospitare massimo una quarantina di bimbi. «Ma non è certo che andranno a soddisfare parzialmente le 65 richieste presentate in Comune - dice sempre Tessadri - in quanto il numero potenziale dei bimbi da nido potrebbe anche essere sui 400 considerando i circa 200 nati in ciascuno degli ultimi due anni, molti dei quali evidentemente hanno trovato diversa sistemazione». Quindi, le richieste ufficiali sono circa 180, due terzi delle quali sono accolte.

«Il dato relativo alla lista d’attesa - aggiunge Tessadri - è abbastanza vicino alla realtà, in quanto l’amministrazione comunale ha provveduto a modificare il sistema di accesso al nido. Non più una semplice domanda appena il bimbo nasce, ma occorre tutta una serie di documenti (Icef e altro) che ha un po’ rallentato e soprattutto reso veritiere le richieste e anche l’amministrazione comunale può effettivamente conoscere i numeri cui deve fare fronte in futuro». E conferma che proprio in base ai nuovi calcoli, le attese dovrebbero essere accolte nell’arco di un paio d’anni. «Alla fine dell’anno - conferma - si potrà aprire il cantiere per l’asilo (insieme alla scuola materna, visto che si farà un appalto unico), dopodiché occorrerà attendere il fine lavori nel giro appunto di una paio d’anni». Numeri veri a fronte di un metodo di accesso più equo con parametri e soprattutto nuove valutazioni, con l’Asif Chimelli a occuparsene. Nei prossimi giorni, avrà luogo un primo incontro, come è stato scritto in questa pagine, con la neoassunta coordinatrice pedagogica, Angela Dallago, in servizio dal 28 agosto.

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