«Nessun veto allo skipass unico»

Misconel (Cermis) ai fassani: «Ma andranno adeguate anche le tariffe». E Fiemme guarda al Carezza


di Michele Zadra


CAVALESE. «Non è vero che le aree sciistiche della Val di Fiemme hanno posto un veto alla creazione di uno skipass unico di Fassa». Parola di Giulio Misconel, presidente delle Funivie Alpe Cermis e vicepresidente del Consorzio Impianti a Fune Fiemme/Obereggen.

Giorni fa il Trentino aveva riportato la notizia, emersa dal dibattito dell'assemblea delle tre sezioni Asat di Fassa del 3 aprile scorso, secondo la quale, a frenare il progetto di skipass unico tra le aree di Canazei, Carezza e Tre Valli, molto atteso in terra ladina, sarebbero i consorzi sciistici fiemmesi. Da Fiemme però arriva la smentita secca e decisa.

«Non corrisponde assolutamente al vero che Fiemme freni il progetto di skipass unico di Fassa - esordisce Misconel - per il semplice fatto che qualsiasi decisione su eventuali cambi di zona sciistica o unificazioni di più ski-aree spetta solo e sempre al Dolomiti Superski, composto a sua volta da dodici consorzi di valle. Semmai noi chiediamo che vengano osservate le politiche tariffarie e le condizioni di vendita degli skipass applicate dalle zone centrali del Dolomiti Superski che formano il Sella Ronda e delle quali fa parte Fassa, in caso di unificazione, anche per il consorzio Tre Valli (Moena San Pellegrino e Falcade)».

Misconel continua sottolineando che i rapporti di Fiemme con i consorzi vicini sono sempre stati ottimi e costruttivi con l'obiettivo di dare alla clientela un prodotto di qualità e servizi all'avanguardia attraverso forme di collaborazione da attuare sempre nel rispetto delle regole e delle norme previste all'interno del Dolomiti Superski. «Tra l'altro - riprende - anche le aree sciistiche di Fiemme/Obereggen e il consorzio Carezza stanno portando avanti una richiesta di unificazione, per ragioni molto simili a quelle di Fassa e Tre Valli, seguendo i canali previsti, vale a dire inviando una richiesta formale al Dolomiti Superski con le motivazioni a sostegno e discutendola poi all'interno del Consorzio generale, senza ricorrere a polemiche e sparate che portano solo malumore fraintendimenti e tensioni di cui nessuno ha bisogno».

Il presidente delle Funivie Alpe Cermìs conclude augurandosi che le questioni in atto si risolvano al più presto trovando valide soluzioni alle varie esigenze delle zone interessate e che si continui a parlare serenamente solo tra i diretti interessati senza ingerenze inopportune di soggetti terzi.













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