«Nel nome di Oskar andremo ad aiutare la gente del Nepal»

Gli amici e la compagna hanno dato vita ad un’associazione «Coinvolgeremo la popolazione perché torni nel Langtang»


di Rosario Fichera


TRENTO. Aiutare, così come avrebbe voluto Oskar Piazza, la popolazione della valle del Langtang, una delle più colpite dal terribile terremoto che ha devastato il Nepal lo scorso 25 aprile. È questo l’obiettivo dell’associazione “Oskar for Langtang”, nata su iniziativa degli amici e di Luisa Zappini, compagna di vita e di avventure di Oskar, alpinista e colonna del Soccorso alpino trentino che, insieme alla collega marchigiana Gigliola Mancinelli e altri due alpinisti trentini, Renzo Benedetti e Marco Pojer, ha perso la vita proprio durante il terremoto, mentre di trovava nel villaggio di Langtang per una spedizione.

A presentare l’associazione di volontariato, ieri sera in una cerimonia al Bicigrill di Trento alla quale hanno partecipato anche il presidente della Provincia Ugo Rossi e l’assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini, sono stati i fondatori della onlus, Luisa Zappini (responsabile della Centrale unica di emergenza) e gli amici alpinisti Angelo Giovanetti e Peppe Criscione. «Con questa associazione - ha spiegato Zappini - desideriamo innanzitutto completare il progetto umanitario che aveva intrapreso in Langtang Oskar che, a fianco del logde dove ha perso la vita e che aveva costruito per i suoi amici nepalesi, voleva realizzare una struttura di primo soccorso, ricorrendo a maestranze locali e acquistando direttamente i materiali in Nepal, per creare anche occasioni di lavoro. Vogliamo continuare il suo progetto che diventa dopo il terremoto ancora più impegnativo, e lo faremo acquistando tutto quanto sarà necessario direttamente sul posto, coinvolgendo la popolazione locale, per consentirle di tornare ad abitare nei villaggi che non vogliono abbandonare. La nostra associazione, di cui metteremo a breve on line anche il sito, ha lo scopo di raccogliere fondi utili alla ricostruzione di strutture mediche, logistiche e di ricovero e di attivare forme di assistenza sanitaria; organizzare eventi per promuovere azioni di sostegno alla popolazione nepalese e promuovere collaborazioni nazionali e internazionali, in particolare per la valle del Langtang. Chiunque potrà contribuire con aiuti economici o con il proprio lavoro».

Langtang é stata una delle zone del Nepal più colpite dal terremoto, ha mostrato con un video il pilota di elicotteri di Trentino Emergenza, Piergiorgio Rosati, che proprio durante il terremoto si trovava in Nepal per istruire altri soccorritori e che ha svolto un ruolo fondamentale per il recupero delle salme di Oskar e Gigliola Mancinelli e per i primi soccorsi alle popolazioni terremotate. «Andremo in Nepal con un progetto ben strutturato – ha aggiunto Luisa Zappini - non lo faremo adesso, perché in questo momento nel Paese troveremmo solo caos. Per aiutare i nepalesi a rimettere in piedi l’economia gli aiuti devono essere portati in loco, senza intermediari, quindi non dobbiamo accumulare aiuti e generi alimentari qui da noi. Sono stata con Oskar otto volte in Langtang e ho conosciuto persone meravigliose come il nostro amico Passan che abitava nel lodge dove hanno perso la vita la moglie e Oskar. Impegnerò tutte le mie forze per aiutare lui e questa popolazione a riprendersi la propria vita, diventata adesso anche la mia».

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