Museo delle Fiamme gialle sono già mille i visitatori

Predazzo, soddisfazione per il comandante Murari che annuncia un percorso per non vedenti. Nel futuro anche l’accesso all’archivio in fase di riordino


di Monica Gabrielli


PREDAZZO. Sfiora quota mille il numero di visitatori del nuovo “Museo della scuola alpina della Guardia di Finanza” di Predazzo. Allestito nel padiglione dedicato all'atleta Edoardo Nicolaucich, il nuovo spazio espositivo è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 7 maggio, con una breve preapertura nelle due settimane dei mondiali di sci nordico. In meno di cinque mesi l’allestimento (al quale ha contribuito come consulente la Fondazione Museo Storico di Trento) è stato visitato da circa un migliaio di persone: grande soddisfazione da parte del comandante della scuola alpina di Predazzo, il colonnello Stefano Murari, che non nasconde di avere molti progetti sul museo.

«Siamo molto orgogliosi dell’area espositiva, che raccoglie migliaia di reperti in parte proprietà della scuola alpina (che già da diversi anni aveva un piccolo museo che poi è stato spostato, rinnovato, ampliato e riorganizzato), in parte affidatici dal museo nazionale della Guardia di Finanza di Roma e in parte donati da ex finanzieri che hanno voluto mettere a disposizione della comunità alcuni ricordi o cimeli». In questi mesi il museo è stato visitato da residenti, da molti turisti (spesso indirizzati qui dagli albergatori), da finanzieri in congedo e da ragazzi impegnati in colonie o attività estive. In autunno, con la ripresa delle lezioni, si attendono le scolaresche. Grazie all’esperienza acquisita in anni di collaborazione con l’associazione Sportabili (di cui la scuola alpina è socio fondatore) sono state anche organizzate delle visite guidate per non vedenti: «Ci piacerebbe- anticipa il comandante- renderlo accessibile con un percorso tattile e con spiegazioni scritte in braille». Tra i progetti anche la possibilità di permettere l’accesso all’archivio (in fase di organizzazione) del museo, per permettere a ricercatori e appassionati di visionare i numerosi documenti e oggetti (non tutti esposti) di proprietà della Scuola Alpina. Si tratta di cimeli legati alla storia della caserma di Predazzo, in parte ancora relativi alla sua costruzione e ai primi anni di utilizzo da parte delle truppe austriache durante la Grande Guerra. Divise ed equipaggiamenti, foto storiche, materiale e immagini legati ai successi degli atleti, testimonianze dell’impegno sul fronte del soccorso alpino e della partecipazione alla vita e alle difficoltà della comunità.

Una delle sale del museo è stata messa a disposizione per eventuali mostre temporanee: attualmente è occupata da Transodolomites con un’esposizione di foto e modellini sulla ferrovia di Fiemme. Il museo è visitabile dal lunedì al venerdì, ore 9 - 17 (ultimo ingresso alle 16). Non è necessario prenotare la visita, se non nei fine settimana. «Vogliamo che il museo sia accessibile alla comunità locale, alla quale la caserma è legata», conclude Murari.













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