Muore precipitando con la bici nel lago

Il corpo di un turista belga (di origini italiane) recuperato vicino a Baitoni



VALLE DEL CHIESE. E' morto dopo essere precipitato per 180-200 metri in un canalone con strapiombo nel lago d'Idro. Sandro Porta, 39 anni, belga di origini italiane, stava percorrendo in bici il Sentiero dei Contrabbandieri, a Vesta in territorio bresciano, a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla costa trentina di Baitoni (nella foto grande). Era con il nipote, che l'ha visto sparire nel nulla e ha dato l'allarme.

Il corpo senza vita è stato ritrovato verso le 11. I sub e i vigili del fuoco volontari di Bondone, muniti di canotto e gommone, con i carabinieri del posto e gli uomini del 118 lo hanno recuperato dopo oltre due ore. La salma del turista, in vacanza in val Vestino dove ha origine la famiglia, è stata composta nella camera mortuaria di Idro.

Sandro Porta viveva in Belgio, ma la sua famiglia ha appunto origini italiane e a quelle radici, tra Trentino e Lombardia, amava tornare in visita. In questi giorni, era in vacanza in un ostello e, come era abituato a fare tutte le mattine, anche ieri, in compagnia del nipote, ha inforcato la bicicletta. L'itinerario scelto da Sandro Porta e dal parente è bello, ma comporta dei rischi. Lo ricorda il maresciallo Luigi Larovere, che ha per primo ascoltato il nipote dello scomparso: «E' un sentiero con una serie di tratti larghi non più di 40 centimetri. E' consigliabile percorrerlo con qualche sistema di assicurazione... Il nipote, che precedeva Porta di qualche metro, ha solo sentito un rumore e poi ha seguito con lo sguardo impietrito lo zio che stava precipitando senza alcuna via di salvezza».

Non c'è stato nulla da fare, né per il compagno d'escursione, né, appena più tardi, per i soccorritori accorsi sul posto. Non lontano, ieri mattina sostavano per un bagno alcune donne ospiti all'ex convento dei frati di Condino, ora associazione Il Ponte sul Guado. «Abbiano notato un certo trambusto - riferisce una di loro - e poi abbiamo compreso quanto era successo». I vigili del fuoco volontari di Bondone, attrezzati e pronti a interventi come questi, non hanno potuto altro che ripescare la salma. Non è ancora chiaro se l'uomo abbia avuto un malore e quindi sia caduto lungo la scarpata e nel lago, oppure se la bici abbia urtato un sasso e quindi si sia trattato di un terribile incidente. A stabilirlo sarà l'autopsia.

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