Mozambico, dopo i tagli le associazioni rilanciano 

Cooperzione. Dopo vent’anni la giunta Fugatti ha detto no al gemellaggio con il paese africano:  Ma Cam e ProgettoMondo Mlal, con Fem, Unitn e De, realizzano un progetto sulla raccolta rifiuti



Trento. La giunta provinciale non ha confermato l’accordo di gemellaggio, firmato vent’anni fa, tra il Trentino e il Mozambico (con la provincia di Sofala), sottoscritto, al tempo, dal governatore Lorenzo Dellai. I progetti di cooperazione internazionale del Consorzio associazioni Mozambico (Cam) con il Paese africano, non saranno più finanziati come invece finora ad una media tra i 300 mila e i 600mila euro l’anno.

Prima una lettera di poche righe, poi la comunicazione del blocco agli stanziamenti sulla scorta dei progetti presentati. La presenza trentina in Mozambico è ormai strutturale, sia per la presenza di diversi missionari ma anche perché il trentino Mario Raffaelli, già sottosegretario agli Esteri, fu tra quelli che agevolarono la pace tra le fazioni in lotta che portò, al termine della guerra civile, alla firma della pace nel 1992 a Roma, alla Comunità di Sant’Egidio.

Prosegue, quindi, il “lavoro” di smantellamento sistematico della cooperazione internazionale trentina allo sviluppo da parte della giunta leghista, progetto che passa anche per il drastico taglio di risorse al Centro per la cooperazione e che ha fatto “saltare” (o lo sta facendo) anche diversi posti di lavoro.

Nonostante questo, il Cam e il ProgettoMondo Mlal (ong con sede a Verona) hanno trovato altre vie per finanziare LimpaMos Mocambique, un programma triennale (ora in fase operativa) per il rafforzamento della gestione dei rifiuti solidi urbani nelle città di Beira e Nampula, rispettivamente la seconda e terza del Paese per numero di abitanti dove la situazione della raccolta rifiuti è piuttosto critica.

Il progetto, che interesserà un milione e mezzo di persone, ha un costo totale di 2 milioni e 74mila euro (di cui 1 milione 800 mila euro finanziati dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, 180 mila dall’Unione europea e 94 mila dagli altri partner, cioè Dolomiti Energia, Fondazione Mach e Università di Trento). La partnership è stata firmata ieri nella sede di Dolomiti Energia in via Fersina. Tra l’altro, il progetto prevede il potenziamento del sistema di raccolta, differenziazione, smaltimento e riciclo dei rifiuti, la realizzazione di un Centro di compostaggio per l’organico, la sensibilizzazione al tema dei più giovani con interventi nelle scuole. “Purtroppo la Provincia ha detto basta al gemellaggio nonostante fosse un esempio di buone pratiche - ha detto Paolo Rosati del Cam – Ma noi andiamo avanti per aiutare un Paese che è tra i dieci più poveri al mondo”. PA.PI.

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