l'allarme

Molesta ragazza al parco, denunciato esibizionista

L’episodio al Parco delle Coste: l’uomo s’è sistemato vicino a una venticinquenne che prendeva il sole e ha iniziato a masturbarsi. La giovane ha chiamato il 113



TRENTO. Cercava un po' di sole e un po' di tranquillità. Invece ha trovato un esibizionista. Protagonista dell'episodio, avvenuto giovedì pomeriggio attorno alle 13.30 al Parco delle Coste, sulla collina della città alle pendici del Calisio, una venticinquenne trentina che aveva raggiunto la splendida area verde per approfittare di qualche sprazzo di sole di un pomeriggio metereologicamente un po' pazzo. Ha sistemato l'asciugamano, s'è spogliata e, rimasta in costume, s'è adagiata per la tintarella. Ma la serenità è durata poco: qualche minuto più tardi, a una quarantina di metri di distanza dalla giovane, s'è posizionato un uomo sulla quarantina. Niente di male se no fosse che la donna ha notato subito qualcosa di strano. E le è bastato poco per capire che il vicino non s’era sistemato poco lontano da lei per affatto interessato ai raggi di sole, ma aveva rivolto le sue (sgradite) attenzioni proprio a lei e aveva iniziato a toccarsi. A quel punto, la donna ha avuto una reazione che ha positivamente stupito gli stessi agenti delle volanti, intervenuti qualche minuto più tardi. Anziché mettersi a urlare o fuggire, la venticinquenne, infatti, difronte all’osceno spettacolo offerto non s’è affatto scomposta e ha finto di non accorgersi di cosa stava accadendo. Ha preso il telefonino, però, e con l’apparente leggerezza con cui si telefona ad un’amica ha chiamato il 113, raccontando all’operatore dove si trovava e cosa stava accadendo. Lo ha fatto con tale bravura che l’esibizionista non s’è insospettito e ha continuato a fare ciò che stava facendo. La volante della Questura è arrivata pochi istanti dopo che l’uomo aveva terminato il suo “spettacolo”, ma questo non è comunque bastato a fargli evitare i guai. La donna ha raccontato agli agenti cos’era accaduto fin nei dettagli e lui è parso in imbarazzo, ha cercato di giustificarsi dicendo che la ragazza s’era sbagliata, che lui è affetto da una fastidiosa dermatite, che forse aveva esagerato a grattarsi e lei aveva male interpretato i suoi movimenti. Difesa che non ha affatto convinto i poliziotti i quali hanno invitato il trentino a raccogliere le sue cose e a seguirli in Questura. Lì, è stata raccolta la sua versione dei fatti, ma è stato comunque denunciato per atti osceni in luogo pubblico. Unica consolazione: a pochi metri da dove si sono svolti i fatti c’è un parco giochi e, in quel momento, non c’era bambini.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano