Minaccia la convivente con la pistola

Pasquale Ilardo, 46 anni, arrestato e processato patteggia 8 mesi



ARCO. All'apice di una lite, completamente ubriaco, ha puntato contro la convivente e sua madre una pistola ad aria compressa. Una minaccia che ha terrorizzato le due donne, ignare che l'arma non fosse di quelle davvero pericolose. È successo venerdì pomeriggio in una casa a S.Giorgio di Arco. Il protagonista, Pasquale Ilardo di 46 anni, è stato stato arrestato la sera stessa e ieri mattina processato. Ha patteggiato 8 mesi di reclusione.

Quella di venerdì probabilmente è stata l'ennesima discussione tra Ilardo - elettricista, meridionale ma da molto tempo residente in zona - e la sua ultima compagna, una trentacinquenne di Arco. La coppia a quanto pare è arrivata al capolinea. Ma lui, che ha già alle spalle più di un'unione fallita, non si vuole arrendere. Beve, si arrabbia, perde le staffe e tira fuori la pistola ad aria compressa. È una calibro 4.5 priva di tappo rosso, che non ha mai denunciato come avrebbe dovuto. La donna si spaventa e le sue grida fanno accorrere la madre. La tensione è altissima, la violenza delle parole quasi palpabile. Ma basta che Pasquale Ilardo, complice l'alcol, si distragga un attimo per fornire alle donne la possibilità di contattare il 112.

Nella concitata richiesta di aiuto si parla di un'arma puntata contro persone, perciò l'allerta è di grado massimo. Verso l'abitazione di San Giorgio (la coppia è in affitto in casa Sbarberi, un grande edificio isolato lungo la strada provinciale 118, ristrutturato di recente) la centrale dei carabinieri fa convergere la gazzella del radiomobile, un'auto con personale in borghese del nucleo operativo e un'altra della stazione di Riva. Ma quando i militari arrivano a destinazione Ilardo è già scappato a bordo del proprio furgone. L'hanno visto dirigersi verso nord. Non va molto lontano: i carabinieri lo inseguono e lo fermano in località Cretaccio. Durante la perquisizione però non trovano la pistola.

L'elettricista, che malgrado lo stato di ebbrezza capisce di averla combinata grossa, quando abbandona l'appartamento in casa Sbarberi tenta di disfarsi dell'arma gettandola tra i cespugli in giardino. Ma i carabinieri rimasti a San Giorgio mentre i colleghi tallonano l'artigiano ubriaco - e quindi pericoloso anche al volante - fanno presto a ritrovarla.  Il resto è prassi. Pasquale Ilardo viene portato in caserma dove scoprono, consultando l'archivio giudiziario, che non è stato un buon compagno neanche per le compagne precedenti. Sarà processato a meno di 24 ore dall'arresto per minaccia aggravata dall'uso della pistola, detenzione abusiva di arma (che gli verrà confiscata), resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza (all'alcoltest il tasso era di 1,65: più di tre volte il massimo consentito).













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