la lettera

"Mia figlia ha iniziato a fumare spinelli e a sniffare l'Oki a scuola"

La lettera di una mamma di Trento che ha scoperto come la figlia di 15 anni abbia iniziato a far uso di stupefacenti anche nei bagni della scuola



TRENTO. "Sono mamma di una ragazza di 15 anni. Era sempre stata una brava e educata ragazza. Poi, circa un anno fa ha iniziato a cambiare giorno dopo giorno".Inizia così la lettera di una mamma che racconta il suo incubo dopo che la figlia di15 anni ha iniziato a far uso di droghe a scuola: "È l'adolescenza" tagliavano corto le persone con cui cercavo di confrontarmi. Ma io ho iniziato a capire che c'era qualcosa che non andava. Era sempre più insofferente, cupa, puzzava di fumo, sempre chiusa nella sua stanza, poco rispettosa, a volte anche volgare e aggressiva, ogni tentativo di dialogo falliva, era indisponente al punto che era impossibile mantenere la calma. Ero sempre più preoccupata, mangiava tantissimo e dormiva molto più del solito. Il rendimento scolastico era crollato. Non la riconoscevo più. A volte il dubbio che fosse "sballata" arrivava ma lo zittivo dicendomi che "no; non era possibile che mia figlia usasse droga".

Un pomeriggio ricevetti una telefonata dai Carabinieri; dovevo presentarmi in caserma, la stavano portando là. È stato come precipitare in un incubo. Scopro che, assieme a una compagna di classe, l'avevano fermata mentre si stavano "preparando uno spinello". Ero disperata; mi era arrivata forte e chiara la verità: mia figlia faceva uso di sostanze stupefacenti. Ogni giorno, però, sono grata di aver ricevuto quella telefonata. Sapevo della diffusione della droga tra i nostri giovani dai giornali, dai film..., ma non ne avrei mai pensato che arrivasse nella nostra famiglia! Noi siamo così "normali". Invece cominciavo a scoprire che in realtà di mia figlia sapevo molto poco. Usciva di casa solo per andare a scuola e il sabato pomeriggio con le amiche. Ci sentiamo tranquilli perché i nostri figli sono a scuola? La droga è anche a scuola. Non solo davanti, intorno, vicino, ma anche dentro. La trovano e la consumano ovunque. Mia figlia, insieme a molti compagni, si faceva le "canne" prima di andare a scuola; durante la ricreazione; appena finito; gli "spacciatori" erano ragazzi che frequentavano la scuola; nei bagni sniffano Oki, prendono Tachipirina e altri medicinali che ci rubano in casa. Ho digitato in Google il nome e cognome di mia figlia, era iscritta in Ask e non lo sapevo, era tutto pubblico; bastava leggere. È terribile la violenza verbale che si usano tra loro"...

Il resto della lettera sul giornale in edicola













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