«Mia figlia Anaya era un dono di Dio» 

Shamsher Khan, padre della piccola caduta sabato da una finestra a casa di amici, ricorda: «Era dolcissima e straordinaria»


di Francesca Quattromani


TRENTO. «Anaya significa dono di Dio». Shamsher Khan, 45 anni pakistano, è il papà della piccola Anaya, un anno e mezzo, precipitata sabato sera da una finestra a Piedicastello. Con mamma Mahjabeen e i suoi quattro fratellini era in visita a casa di amici, in via Caio Valerio Mariano. «Aveva 19 mesi, era nata in ottobre, il 12, nel 2016. Era una bambina dolcissima, straordinaria. Una bambina che sembrava molto più grande della sua età. Lo era per come parlava, per le cose che diceva». Anaya aveva una notevole proprietà di linguaggio, un’elevata capacità motoria.

«Sembrava crescere molto in fretta. Forse sapeva che doveva andarsene via» sussurra il papà. Occhi grandi, Anaya, occhi belli. Sabato, come i suoi fratelli, la più grande 10 anni, la più piccola, oggi, due anni e mezzo, era ancora più bella. Il vestitino bianco, tra tulle e pizzo pareva avvolta da una nuvola. Le scarpe rosse. «Indossava questo vestito, per il giorno della festa» ricorda un padre vinto dalla tragedia ma non sconfitto. Era vivace, allegra e dolcissima, Anaya. Così la ricorda il suo papà, così la ricordano gli amici e i conoscenti a Piedicastello, così i vicini di casa. La famiglia Khan vive in via Bronzetti, dove ieri c’era un via vai di gente. Stretti alla famiglia nel momento più difficile, in tanti hanno varcato la soglia per portare conforto, per dare una mano. Il primo è stato proprio il capo di quella famiglia che mamma Mahjabeen era andata a trovare.

Chiede che il suo nome non compaia sulla carta. Chiede il rispetto di un dolore per il quale non ci sono più lacrime e parole. La piccola Anaya, sabato sera, è precipitata dalla finestra della sua camera da letto. Salita sul letto matrimoniale, posto accanto alla finestra, la piccola stava giocando quando si è sporta dalla finestra leggermente aperta. «Era la nostra camera... non potevo immaginare -racconta l’amico di Khan- Anche io ho quattro figli piccoli». Il letto verrà spostato. Una dramma senza colpevoli. Una lacerazione nell’amico e nel cuore che lui, l’amico della famiglia Khan, potrà solo rimarginare forse. Anche in via Caio Valerio Mariano, a Piedicastello, quella famiglia, i Kahan in visita agli amici di lung’ Adige, non passava inosservata. Bambini molto educati, gioiosi, sempre. Anche sabato, quando i Khan, tutti insieme, con mamma Mahjabeen, erano andati a trovare gli amici. «Io non ero lì con loro -racconta con occhi ormai vuoti Shamsher Khan- Ero a casa. Poi ho saputo e sono corso da loro». La tragedia si era ormai consumata. La piccola esanime, la moglie sotto shock, anche Khan si è sentito male. Indicibile lo strazio. «Mia moglie è...il dolore è così grande». Gli attimi della tragedia sono scivolati su un raggio di sole accanto ad un tappeto blu. Su quel tappeto la mamma di Anaya stava pregando. In un istante la piccola bambina è stata accolta tra le stelle. La mamma ha fatto appena in tempo sussurrare «dov’è...» mentre la finestra aperta annunciava la tragedia. La corsa giù per le scale, nel cortile della palazzina, la piccola tra le braccia; Anaya era in cielo. Ha mani grandi, Shamsher Khan, mani di un padre che da 13 anni lavora come carpentiere di una ditta di Gardolo. «Da 13 anni, ormai». La moglie si occupa della famiglia, cresce i figli con amore e con dedizione. «Molte persone sono venute qui oggi- racconta Khan- Ci sono vicine, ci aiutano. Anche i colleghi di lavoro, appena saputa la tragedia, mi hanno chiamato, mi hanno scritto». Vicinanza, da parte di amici e colleghi sia pakistani che trentini. Un grande aiuto e conforto, nel momento più atroce, è venuto dalla comunità pakistana. Discreta, presente, sempre. Lo è stata sabato, prendendo per mano quei quattro bambini mentre mamma e papà erano lontani. «No, loro non sanno, non possono capire ancora, non appieno» nemmeno i più grandi. Il dramma dei Khan ha sconvolto due comunità, quella d’origine e quella d’appartenenza.













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