«Meno vincoli per i musicisti di strada»

Possono suonare in 27 spazi prefissati e devono comunicarlo 3 giorni prima. Maestranzi e Scalfi: snellire le procedure


di Luca Marognoli


TRENTO. Pochi sanno che i musicisti di strada hanno a disposizione 27 spazi, in città, dove suonare liberamente. Devono presentare una comunicazione al comando della polizia locale tre giorni prima dell’esibizione e possono farlo solo per 40 giorni l’anno. Tutto è regolamentato dal Comune, persino il numero di ore massime: 4 al giorno, metà al mattino e metà al pomeriggio.

La materia è stata disciplinata da Palazzo Thun nel 2008 e oggi, a distanza di otto anni, c’è chi spinge perché le norme regolamentari sull’“arte e spettacolo di strada” siano aggiornate e rese meno oppressive dal punto di vista burocratico. Se n’è parlato ieri pomeriggio in commissione cultura, in una seduta cui hanno preso parte l’assessore competente, Andrea Robol, il comandante della polizia locale, Lino Giacomoni, e il commissario dello stesso corpo, Mauro Eccel.

«I musicisti di strada possono suonare solo in certe zone - spiega il presidente della commissione, Dario Maestranzi - ma alcune sono davvero poco appetibili: penso a piazza Venezia o alle vicinanze dell’Autosilo di via Petrarca. Per questo ci piacerebbe rivedere l’attuale mappa per individuare spazi meno decentrati». Maestranzi e Scalfi hanno anche proposto di snellire la procedura, consentendo che la comunicazione possa essere fatta direttamente sul posto al vigile urbano di passaggio, e di introdurre degli spazi liberi nei parchi.

Da parte loro, i vigili hanno osservato come da quando si applicano queste regole sono diminuite le lamentele di commercianti e residenti.

Di minori vincoli gode chi non suona. Il regolamento attuale precisa infatti che “l’artista che si esibisce senza emissioni vocale o senza l’ausilio di strumenti ad emissione sonora, quale ad esempio i “mimi”, “statue”, clown, madonnari, giocolieri ecc. non deve rispettare le prescrizioni indicate. Può esibirsi in qualunque ora del giorno e in qualunque punto della città”.

Nel corso della seduta Marco Santini è stato eletto alla vicepresidenza della commissione al posto della dimissionaria Demattè. Civica e Lega però si sono astenute: «Il M5S non è una minoranza credibile - dice Antonio Coradello - perché troppo spesso vota con la maggioranza».













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