LA SENTENZA

Medico ayurvedico condannato

Morì bimbo di sei anni: la Cassazione conferma la pena. Pagherà 590mila euro



TRENTO. Pena confermata anche in Cassazione e risarcimento di 590mila euro alla famiglia per Guido Sartori, il medico bolognese che curò con medicina ayurvedica il piccolo Alvise Sacco, di Ziano di Fiemme, affetto di fibrosi cistica e deceduto nel giugno del 2006. Una condanna a due anni per un reato che, nel frattempo, è caduto in prescrizione, ma che nulla cambia sul fronte risarcitorio: il medico dovrà versare 220 mila euro per ciascuno dei genitori e 75 mila per ognuna delle due sorelline della vittima.

Il bambino aveva seguito una cura a base di erbe e polveri minerali, confezionati dalla moglie del medico che ha un'erboristeria. Qualche mese dopo le sue condizioni peggiorarono e il piccolo morì nel tragitto per il pronto soccorso, tra le braccia della madre, in una località in provincia di Teramo, dove la famiglia si era trasferita sperando che il soggiorno al mare potesse servire. I genitori furono prima indagati e poi prosciolti, mentre per un periodo al medico fu anche contestato l'omicidio volontario.

Sartori ha sempre negato ogni responsabilità, spiegando che la malattia era in uno stadio avanzato e che la sospensione delle cure tradizionali fu una libera scelta dei genitori, a cui lui non si oppose. La decisione della Cassazione è stata accolta con soddisfazione dall’avvocato della famiglia, l’avvocato Giuseppe Pontrelli.













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