Meccanico e discarica abusivi 

Indagine della Finanza. In via Soprassasso a Gardolo scoperta un’officina “in nero” e un terreno utilizzato come deposito di rifiuti: verifiche sul possibile inquinamento della falda acquifera. Due gli indagati, un moldavo e un trentino



Trento. Tutto è iniziato con un controllo di tipo fiscale perché nella zona di via Soprassasso c’era un via vai strano verso quella che si presentava come un’autoriparazioni. Ma la Finanza di Trento dopo aver scoperto che lì le macchine venivano sì riparate ma da un meccanico abusivo, ha trovato anche una discarica abusiva. Un terreno di 1.200 metri quadri che era utilizzato come zona di accumulo di rifiuti di vario tipo per un totale di 120 metri cubi di materiale. Ora sia l’autoriparazioni che l’area sono sotto sequestro e sono due le persone indagate per discarica abusiva. Con controlli in corso per verificare se il deposito (c’erano vetture, batteria e anche elettrodomestici fra le altre cose) abbia avuto conseguenze pericolose per l’ambiente. Verifiche quindi che riguardano il possibile inquinamento della falda acquifera. Il meccanico abusivo dovrà rispondere per contstazioni del punto di vista fiscale.

La discarica

Il terreno sul quale si erano accumulati i rifiuti non risulta di proprietà di nessuno dei due denunciati, ossia il meccanico abusivo (un trentenne moldavo) e un coetaneo, un idraulico trentino. Quest’ultimo ha un’attività in regola che confina con il terreno e sarebbe stato trovato materiale a lui riconducibile fra quanto è stato messo sotto sequestro dalle Fiamme Gialle. Nel vasto piazzale è stato trovato un po’ di tutto: carcasse di automezzi - alcuni ancora provvisti di targa, pile di pneumatici, batterie esauste, elettrodomestici, materie plastiche, colle e vernici, il tutto sparso e accatastato in modo disordinato e esposto alle intemperie, senza che venissero prese precauzioni minime per evitare il percolamento nel terreno sottostante, col rischio di inquinamento delle falde acquifere. Ora saranno le analisi chimiche dei terreni sequestrati valuteranno il livello di inquinamento e di tossicità raggiunto nonché l’eventuale avvelenamento di falde acquifere sottostanti. Non è escluso che la zona possa essere stata utilizzata anche da altre persone che magari pagavano per poter depositare lì i rifiuti. Aspetto questo che è ancora in fase di verifica come la Finanza sta lavorando per individuare il proprietario del terreno che potrebbe essere chiamato a rispondere di quanto viene contestato.

Officina in nero

Tutto era iniziato da dei controlli sulle officine meccaniche. Ed è stato così che i finanzieri della Compagnia di Trento sono arrivati all’autoriparazioni di Gardolo. Lì c’era tutto il necessario per intervenire sulle vetture come ponteggio, il banco da lavoro e numerosa altra attrezzatura, ma mancava la licenza. E anche i lavori effettuati sarebbero stati saldati senza fattura. È in corso la ricostruzione da parte dei finanzieri, sulla base dei documenti sequestrati, del volume d’affari dell’attività completamente in nero svolta sul terreno sequestrato. Sono, inoltre, in corso gli accertamenti per il recupero del tributo speciale per il conferimento in discarica dovuto in base alle leggi nazionali e provinciali anche da chi eserciti, come in questo caso, l’attività di deposito non autorizzato di rifiuti. M.D.













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