Meano, almeno un milione di danni

Il giorno dopo il rogo residenti sconsolati: «Ci restano solo i vestiti»


Sara Marcolla


MEANO. Una pioggerellina insistente bagna le case e le persone. I vigili del fuoco sono al lavoro per salvare quel poco che le fiamme hanno risparmiato. Nel cortile un cumulo di macerie bruciate. Qualche abitante, a distanza, osserva la scena. Questa è via don Trentini il giorno dopo il furioso incendio che ha distrutto tre mansarde della palazzina. C'è un certo via vai di tecnici e di periti, intervenuti per tentare di quantificare i danni. Parlano di almeno un milione di euro di danni. Danni, in realtà, incalcolabili per chi ha perso tutto. Impossibile entrare negli appartamenti divorati dalle fiamme. Non esistono più. Invece abbiamo potuto verificare i danni, enormi, provocati nel terzo appartamento attaccato in parte dal fuoco. L'umidità impregna l'aria, le pareti, i pavimenti, su metà della casa il tetto non c'è più, le stanze, i mobili, i tappeti, tutto è ricoperto di calcinacci, fango, acqua. «Noi almeno abbiamo i vestiti» - commenta Anna, che in quella casa ci ha vissuto fino a ieri pomeriggio.

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte, ininterrottamente, fino all'alba per sgomberare quello che rimane delle abitazioni e per limitare i danni. Danni che ora sono causati soprattutto dall'acqua, dalle infiltrazioni che sono arrivate fino al pianterreno, compromettendo anche gli appartamenti dei tre piani inferiori. E la pioggia di oggi non aiuta. Tra le macerie bruciate qualcosa è stato recuperato, dice qualcuno degli abitanti: un album di fotografie di nozze e una collanina, che erano conservati in una scatola. Non si è salvato nient'altro. «Un incendio devastante» - commenta Paolo Ferretti uno dei residenti della palazzina. «I pompieri sono riusciti a domare le fiamme verso le 20 di ieri. Ma ho sentito qualcuno che da Lavis all'1 di notte vedeva ancora qualche bagliore». Paolo si ritiene fortunato: il problema del suo appartamento sono le infiltrazioni di acqua e la caldaia che per un po' ha smesso di funzionare. Ma già da oggi potrà ritornare a casa.

E intanto continuano le polemiche per il ritardo nell'intervento dei vigili del fuoco, ma anche per la mancanza degli idranti nel condominio. «Abbiamo fatto tutto il possibile» - spiega amareggiato Arturo Penasa, comandante dei vigili del fuoco volontari di Meano. Il sostegno ai pompieri arriva anche dal presidente della provincia Lorenzo Dellai, ma la Lega Nord va all'attacco. Claudio Civettini chiede in un'interrogazione se vi siano stati da parte dei vigili del fuoco "eventuali errori di ordine organizzativo o procedurale, come denunciato da alcuni residenti". In particolare Civettini richiama l'attenzione sulla collaborazione fra pompieri e permanenti prevista dalla nuova legge sulla protezione civile. "Occorre riflettere e verificare il modo in cui funziona un sistema mostrerebbe qualche crepa".













Scuola & Ricerca

In primo piano