in val ambiez il 27 agosto

Martha Ebner protagonista del 900

Spiegate le motivazioni per il premio “Uomo Probo” di Ars Venandi



TRENTO. Il nome del premio non inganni. S’intitola “Uomo probo” ma è conferito sia a donne che a uomini. E quest’anno infatti l’associazione Ars Venandi con il Comune di San Lorenzo Dorsino premierà Martha Flies Ebner, il 27 agosto, in Val Ambiez nel corso della tradizionale Festa della montagna. Ieri la presentazione del programma e delle motivazioni che hanno portato la giuria alla scelta di una signora che è un monumento della storia dell’Alto Adige del 900.

Graziano Riccadonna, nel presentare il premio, ha spiegato le motivazioni. Si tratta di insignire persone che «si siano distinte per doti di onestà, rettitudine personale, disponibilità verso il prossimo e per azioni virtuose». E Martha Flies Ebner ha rappresentato, come hanno spiegato tutti gli intervenuti, un esempio di impegno e di difesa dei diritti della comunità di lingua tedesca, a fianco del marito Toni Ebner, leader della resistenza antifascista e direttore del Dolomiten. La signora, classe 1922, ha avuto però un suo ruolo in queste battaglie, ma soprattutto per la difesa dei diritti delle donne, dirigendo la “Südtiroler Frau” e da presidente di “Fraulen helfen Fraulen”. Un premio che in passato è stato assegnato a rappresentanti della politica e della cultura, da Walter Micheli (assessore provinciale all’ambiente) a Franco Giacomoni, presidente della Sat, a Rina Chiocchetti, alpinista che per prima conquistò un 8 mila. Personaggi di spessore culturale, perché, come ha detto Lorenzo Ossana, vicepresidente del consiglio regionale che patrocina il premio, Ars Venandi è un riferimento per la difesa del territorio, che ha «una sensibilità per la storia e la cultura regionale a 360°». Silvano Bridarolli e Ilaria Rigotti, sono intervenuti rispettivamente per Ars Venandi e il Comune di San Lorenzo Dorsino. Bridarolli ha si è detto orgoglioso di assegnare un premio ad una donna ed ha ricordato che il programma del 27 agosto prevede l’appuntamento alle ore 8 in località Baesa, con possibilità di raggiungere il rifugio Cacciatore a piedi o con navette. Dopo la messa alle ore 11, ci sarà la consegna del premio all’edicola del cacciatore, un’opera in bronzo di Luciano Carnessali. Sono intervenuti anche Carlo Pezzato, presidente dell’associazione cacciatori, che ha voluto ricordare Osvaldo Dongilli, scomparso prematuramente e fondatore di Ars Venandi, Franco Panizza e Marco Zeni già componenti della giuria del premio. (sa.m.)













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