carabinieri

Marito violento, scatta l'arresto

Valle del Chiese: nordafricano s’ubriacava e se la prendeva con moglie e figlie


di Paolo Tagliente


TRENTO. È stato arrestato in flagranza martedì sera e ieri, proprio nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è comparso davanti al giudice per rispondere dell' ultima di una lunga serie di vessazioni nei confronti della moglie e delle quattro figlie. L'episodio è avvenuto in un centro della Valle del Chiese e ha avuto come protagonista un quarantacinquenne nordafricano già noto alle forze dell'ordine proprio per il suo comportamento violento nei confronti della donna e delle figlie.

Situazione ormai diventata intollerabile e strettamente legata all'abuso di alcolici da parte dell'uomo. Martedì, a chiedere ancora una volta aiuto, è stata la povera donna con una drammatica telefonata al 112: erano da poco passate le 18 e il marito, rientrato a casa ubriaco, l'aveva tanto maltrattata da costringerla alla fuga. Ad abbandonare la casa di famiglia erano state costrette anche due delle figlie, che si erano rifugiate presso la biblioteca del paese, dove il responsabile della struttura le aveva accolte e successivamenteanche difese dal padre, che le aveva raggiunte di lì a poco.

A risolvere la difficile situazione sono stati i carabinieri della locale stazione che, allertati dalla centrale, hanno trovato attorno alle 18.30 in evidente stato di ubriachezza e con le buone sono riusciti a convincerlo a seguirli in caserma. Lì, l'uomo ha cercato di giustificare il suo comportamenti in modo quanto meno fantasioso e, ovviamente, gli uomini dell'Arma non hanno creduto a nemmeno una delle sue parole. Anche perché, nel frattempo, in stazione era arrivata la moglie per sporgere denuncia, raccontando dei continui maltrattamenti a cui la sottopponeva il marito ogni volta che tornava a casa ubriaco che l'accusava di essere la causa di tutti i suoi mali. Condizione che, purtroppo, negli ultimi tempi s'è fatta più frequente.

Alla luce di quanto raccontato dalla poveretta, i carabinieri, sentito il pm di turno, hanno deciso di procedere con l'arresto in flagranza del quarantacinquenne che, non contento di essere finito nei guai, quando ha capito cosa stava accadendo, ha dato in escandescenze, dimenandosi e spintonando i militari. E così, dopo una notte nel carcere di Spini di Gardolo, ieri mattina il marito violento è comparso davanti al giudice di Trento, Greta Mancini, per il processo con rito direttissimo dove ha dovuto rispondere del rato di maltrattamenti in famiglia, ma anche di resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione ed è stato subito scarcerato. Non potrà tornare con moglie e figlie, però, perché il giudice ha disposto il suo allontanamento dalla casa familiare. Con la speranza che questo possa mettere fine ad un incubo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano