rovereto

Manifattura, vandali dentro l’ex asilo

Due le incursioni, l’amministrazione corre ai ripari e sigilla il cancello. L’assessore: «Il demanio ceda l’area al Comune»


di Daniele Erler


ROVERETO. L'ex Cral ed ex asilo nido aziendale della Manifattura tabacchi a Sacco è preso di mira dai vandali. Almeno due casi nelle scorse settimane hanno richiesto l'intervento prima della polizia e poi dell'amministrazione. La zona è stata rimessa in sicurezza e ne è stato impedito l'accesso. Ma l'intera vicenda riporta d'attualità anche la discussione sul destino di quell'area: «Sono anni che il Comune sta cercando di ottenerne la proprietà dal demanio – lamenta l'assessore all'urbanistica Maurizio Tomazzoni – ma la burocrazia sta bloccando ogni possibile soluzione».

La polizia locale avrebbe già individuato gli autori delle incursioni, in cui in realtà nulla è stato rubato. Eppure ci sono stati danni, anche importanti. Sono stati rotti dei vetri, forzate delle serrature, imbrattati dei muri, persino distrutti i sanitari dei bagni. La polizia avrebbe escluso che l'edificio sia stato usato come abitazione temporanea. La sensazione è che dietro le incursioni ci fosse la sola volontà di distruggere: puro vandalismo. Forse lo sfogo di un disagio esistenziale o un segno di protesta. Ne è convinto Tomazzoni che però dà una spiegazione ulteriore: «Non è il primo caso di vandalismo – spiega l'assessore – il motivo credo sia che quell'edificio è ormai entrato nell'immaginario comune come un'area abbandonata, il luogo ideale per chi voglia sfogare la rabbia».

Mentre la polizia sembra sia riuscita ad identificare i vandali, nei giorni scorsi gli operai comunali sono intervenuti per svolgere i lavori più urgenti. Sono state fatte alcune riparazioni, tagliata l'erba, e soprattutto chiuso il cancello con dei lucchetti. È apparso anche un cartello con il logo del Comune: «I cancelli verranno chiusi per motivi di sicurezza, conseguenti ai recenti atti di vandalismo perpetrati nello stabile». Insomma, un primo intervento è stato fatto. Ma il rischio è che sia solo temporaneo e non risolutivo: e che dall'abbandono aumenti anche il degrado. Lo stabile è solo in custodia al Comune, la proprietà è del demanio. «Sono almeno otto anni che Rovereto sta cercando di ottenerne la proprietà – commenta Tomazzoni – ma tutto è ancora bloccato per i ritardi burocratici del demanio. Vorremmo poter pensare ad una nuova destinazione di quell'area, ma è inutile farlo finché siamo nell'incertezza».

In passato le ipotesi non sono mancate. La più recente – quella di ospitarvi dei profughi – aveva suscitato polemiche. Potrebbe tornare d'attualità l'idea di costruirvi un polo per l'infanzia se, come sembra, l'amministrazione non lo realizzerà all’ex Alpe. Ma tutto resta appunto nell’incertezza, finché la svolta non arriverà dal demanio.

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