Manghen, l’Apt promuove i cartelli per i ciclisti

Ravelli: «Tutto quello che può migliorare la proposta turistica è bene accetto» Il promotore Pellanda (Ivd): «La decisione spetterà a sindaci e Mellarini»


di Paolo Silvestri


VALSUGANA. «Un’idea interessante, che può integrare positivamente la proposta turistica della valle». Commenta così, Stefano Ravelli, presidente dell’Apt Valsugana Lagorai Terme Laghi, l’interrogazione pensata da Sunil Pellanda, coordinatore dell’Idv della Bassa Valsugana e Tesino, e presentata in consiglio provinciale dal consigliere Firmani. Un documento con il quale si chiede se non sia opportuno, sulla scorta di quanto già accade sulle grandi (e mitiche) montagne del Tour de France (Alpe d’Huez, Tourmalet), collocare a ogni chilometro della salita del Manghen tabelle con distanza dalla vetta, pendenza del chilometro successivo ed altitudine.

«Tutto quello di buono che ve in direzione del ciclismo amatoriale a noi sta bene - aggiunge Ravelli -. Il nostro cliente è quello che va in bici per diletto, che cerca percorsi e salite da affrontare. Abbiamo già predisposto la mappatura gps di molti percorsi implementati per android e i-phone e per chi non è dotato di telefoni di questo genere, l’Apt mette a disposizione dei tom-tom da montare sulle bici. In considerazione della permanenza media dei turisti, quattro percorsi mappati basterebbero, ma in realtà sono invece molti di più. Non spetta comunque a noi mettere cartelli sulle strade e cose di questo genere. Tocca a provincia e Comuni che le gestiscono. L’importante è non creare confusione con la segnaletica. Ma sul Manghen, così come su altre salite, non si corre questo rischio, che è maggiore sui percorsi nei boschi. Certo che non sarebbe male indicare ad inizio salita i tempi di percorrenza studiati per le varie tipologie di ciclista. Una cosa è certa: chi pedala qua da noi vede la ciclabile come una sorta di autostrada dalla quale si staccano una serie di percorsi da gustare a seconda delle proprie capacità».

Insomma all’Apt l’idea di Pellanda e dell’Idv piace eccome. «La settimana tricolare - aggiunge quindi Ravelli - ha promosso le potenzialità del nostro territorio. Ora sfruttiamole accogliendo le “due ruote” come una potenziale fonte di reddito».

Sulla questione, nei giorni scorsi, è tornato a parlare lo stesso Sunil Pellanda. «La valenza turistica dell’dea credo sia indubbia - ha detto -. Manghen principalmente, ma anche Morello, Menador, io suggerisco anche la Marcesina e, perché no, anche la Val di Sella, che ha potenzialità inespresse per alcune stradine bellissime ancora da mappare. Ora tutto dipende dai sindaci e da Mellarini».

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