Manda l’amico al suo posto all’esame di guida: nei guai 

È successo ieri a Mezzolombardo: protagonista della vicenda un senegalese La scuola guida Acli ha segnalato il fatto ai carabinieri di Trento



TRENTO. Ha mandato l’amico al suo posto a sostenere l’esame di guida, ieri a Mezzolombardo. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Trento. Ad accorgersi dell’inganno Alberto Miotto, titolare della scuola guida Acli, con sede a Trento e a Mezzocorona. Per far crollare un giovane della Guinea, pronto a sostenere l’esame al posto dell’amico, è bastata una semplice domanda rivolta allo stesso da Miotto: “Dove e quando sei nato?».

I fatti ieri mattina, alla partenza della giornata degli esami di guida a Mezzolombardo. Prima dell’esame, Miotto aveva in agenda la guida con uno degli esaminandi, un senegalese. L’uomo avrebbe dovuto poi sostenere l’esame di guida. In mano i documenti. Miotto, il vero titolare di quei documenti, lo aveva visto una volta soltanto, a dicembre, dopo l’esame di teoria. Gli aveva rifatto il foglio rosa. Si trattava di un senegalese, residente a Bolzano, di 26 anni. Aveva sostenuto la teoria alla Motorizzazione di Trento, come privatista. Respinto poi passato, scaduto il foglio rosa e poi rinnovato, alla fine il senegalese ieri avrebbe dovuto sostenere l’esame di guida. Prima però, una lezione di ripasso, dalle 8 alle 9, con il titolare della scuola guida Acli, Alberto Miotto. Appuntamento alla stazione della Trento Malè di Mezzolombardo. Miotto intuisce subito. Una certa vaga somiglianza con l’esaminando atteso, quello attestato sui documenti, in effetti si notava. Un accenno, nonostante la comune provenienza africana. Peccato però fosse insufficiente per ingannare. «Allora chiedo: è lei l’esaminando? Ci sta forse prendendo in giro?». Miotto ripercorre quei momenti. Ma no, il giovane che il titolare della scuola guida ha di fronte insiste: sì, quello dei documenti è proprio lui. «Non era così. Segnalo subito il tentativo di scambio all’esaminatrice. Il giovane che ho di fronte non è l’esaminando che stavamo aspettando. I documentI vengono controllati». La persona non corrisponde, il titolare lo rimarca, benché l’origine tradisca una somiglianza. «Allora ho fatto una semplice domanda: dove sei nato? Quando? E’ stato allora che quel ragazzo, poi rivelatosi essere un cittadino della Guinea, è crollato. Ha iniziato a tremare, non sapeva più cosa dire». Segnalato il fatto alla Motorizzazione, il guineiano è finto poi davanti ai carabinieri, dove è stato raggiunto dal reale possessore dei documenti che quel falso esaminado aveva presentato. Il guineiano, non solo era poco somigliante ma non sapeva nemmeno guidare bene. «E’ la prima volta che mi accade una cosa del genere. Penso lo sia anche in Trentino». (f.q.)















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