Malore in auto, finisce fuori strada e muore

La vittima è Danilo Buzzi, 54 anni, assicuratore Itas di Predazzo e membro del comitato dei mondiali della Val di Fiemme. L’incidente a Cavalese



TRENTO. Voleva andare all’ospedale perché aveva avuto un malore. Pensava che fosse qualcosa che poteva «controllare» tanto che si è messo lui al volante della Cinquecento, ma purtroppo così non era. Ed è stato ucciso da un infarto mentre percorreva la strada del fondovalle a Cavalese. È morto così, finendo in un piccolo dirupo, Danilo Buzzi, noto assicuratore di Cavalese residente a Predazzo di 54 anni, e membro del comitato organizzatore dei mondiali di sci della val di Fiemme. Persona molto conosciuta in valle, per lui il medico rianimatore non ha potuto far nulla se non constatare il decesso.

L’incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 17. La Cinquecento di Buzzi era arrivata allo svincolo della strada del fondovalle quando l’uomo avrebbe perso il controllo della macchina. Probabilmente è stato un malore che gli ha reso impossibile governare la macchina che si è spostata autonomamente verso destra finendo nel piccolo avvallamento che c’è lungo la strada. Altri automobilisti hanno dato immediatamente l’allarme e la centrale operativa di Trentino Emergenza ha fatto decollare l’elisoccorso con l’équipe sanitaria. Sul posto, intanto arrivavano i vigili del fuoco volontari, l’ambulanza e gli agenti della polizia stradale. Una corsa contro il tempo che però è stata purtroppo inutile per Danilo Buzzi. Il cuore dell’uomo aveva smesso di battere e nessun intervento era possibile per salvargli la vita. E al medico non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso.

Buzzi era il titolare dell’agenzia Itas di Cavalese insieme ai soci Giuseppe Larentis e Alan Barbolini. Un lavoro, quello di assicuratore che faceva con passione e che lo portava in giro per la valle. Poi aveva una grande passione anche per l’ambiente. Passione che si concretizzava non solo in lunghe escursioni immerso nella natura, ma anche nello studio dell’ambiente e della sostenibilità ambientale. Con il ruolo di responsabile dei progetti ambientali aveva fatto anche parte del comitato organizzatore dei mondiali di sci della val di Fiemme sia del 2003 che del 2013. Una sfida, questa, che aveva vissuto con grande passione e non risparmiandosi come faceva in ogni avventura che affrontava.

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