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Ma che barba! Sui visi alla moda spuntano i fiori

Omaggio “spiritoso” alla nuova passione che ha colpito i vip: un calendario con baffi e pizzetti addobbati per beneficenza


di Umberto Placanica


Ma che barba! Sui visi alla moda spuntano i fiori

Omaggio “spiritoso” alla nuova passione che ha colpito i vip: un calendario con baffi e pizzetti addobbati per beneficenza - L'ARTICOLO

TRENTO. Pennello, rasoio a mano libera e sapone da barba: armamentario che non poteva mancare nel bagno di un vero dandy. Il volto maschile liscio come una pesca nella prospettiva occidentale era il primo sintomo di eleganza e cura del proprio aspetto. Nella cultura Islamica la barba ha assunto nel corso dei secoli significati sia politici che religiosi, di recente ad esempio in Egitto portare la barba era segno di solidarietà nei confronti dell’organizzazione internazionale islamista “Fratelli Musulmani”.

A Ponente invece ci ha pensato la cultura hipster, nata attorno agli ambienti jazz americani tra gli anni ’20 e ’30 e resuscitata di recente, a ridare nuova vita al look dell’uomo con barba e baffi “pronunciati”. Dalla primavera dell’anno corrente la moda della barba e dei baffi folti è scoppiata, colpendo uomini del calibro di George Clooney e Andrea Pirlo. “Baffi a manubrio e barba ben idratata con balsami speciali”, questi e tanti altri sono i precetti dettati dai fashion blogger di tutto il mondo per mantenere una barba al massimo delle sue potenzialità; si perché adesso la barba deve essere curata e scolpita di giorno in giorno con le forbici giuste per eliminare possibili asimmetrie o imperfezioni. Insomma il figurino del 2014 se non vorrà correre il rischio di diventare démodé dovrà gettare nella spazzatura i suoi strumenti per la rasatura tradizionale e sostituirli con quelli nuovi.

Venerdì sera dalle 18 alle 22 e 45 si è tenuto uno shooting fotografico presso lo spazio polifunzionale Mauve, in vista della realizzazione di un calendario decisamente fuori dagli schemi che sembra testimoniare l’avanzare imperante del trend dei barbuti, ma che al contempo va oltre. Qualsiasi uomo dotato di una barba prospera ha avuto la possibilità di farsi immortalare dal fotografo Andrea Giacomelli, ma, prima degli scatti, la barba veniva abbellita con fiori da Lorenzo Bacca, titolare dell’ F5 Lab di Via Grazioli nonché co-ideatore dell’evento. Si tratta di flowerbeard, una tendenza ancora sconosciuta al Bel paese ma già diffusa Oltremanica: un incontro tra la tradizione hipster e quella hippie, un contrasto espressamente ricercato tra la durezza e la virilità legata all’idea di barba e la delicatezza e dolcezza propria del regno floreale.

Giacomelli, giovane libero professionista dello studio Mauve ci spiega che l’incentivo a impugnare la reflex per questo shooting non è stata la moda: “Al di là dell’aspetto modaiolo e di quello teorico che sicuramente ci sono, per me è stata l’occasione per fare foto spiritose e un po’ diverse. Personalmente la moda mi interessa davvero poco, mi attira di più l’aspetto ironico di questa esperienza, in cui cerchiamo di sdrammatizzare la cura maniacale dei look hipster con un intervento floreale”. Questo calendario in corso d’opera, un po’ trendy e un po’ sarcastico, si trascina dietro uno scopo sociale estremamente rilevante, ci tiene a sottolinearlo Lorenzo Bacca: “Il calendario ha uno sfondo benefico. L’obiettivo è quello di coprire i costi con i ricavi e devolvere eventuali eccedenze a tre enti: il primo tutela le famiglie arcobaleno ossia le famiglie omogenitoriali, il secondo si occupa di bambini presenti negli ospedali e il terzo si prende cura degli animali abbandonati”.













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