M5S: «Misure anti-povertà? Assegno unico inadeguato»

TRENTO. «Misure contro la povertà? Il M5s impari dal Trentino affermava perentorio il vicepresidente Olivi lo scorso marzo dopo il cataclisma delle elezioni politiche. Certo -dice Filippo Degasperi-...



TRENTO. «Misure contro la povertà? Il M5s impari dal Trentino affermava perentorio il vicepresidente Olivi lo scorso marzo dopo il cataclisma delle elezioni politiche. Certo -dice Filippo Degasperi- se il M5s volesse far segnare al nostro Paese il peggior risultato percentuale in Europa per il rischio povertà o esclusione sociale (+16% nel periodo 2007 - 2016) o far triplicare lo stesso tasso (dal 7,5 al 23,5% nel medesimo periodo) non ci sarebbe esempio migliore del Trentino. "Dati Eurostat" , si giustificava la Provincia a febbraio. Peccato che ora sia arrivata anche la conferma da parte di Ispat». Il M5s, ricorda Degasperi, aveva proposto uno strumento robusto (il cosiddetto reddito di cittadinanza) che aveva un obiettivo: restituire fiducia a chi l'aveva persa o rischiava di perderla. «Il Centrosinistra autonomista (stavolta non da solo) ha invece preferito far finta di nulla. Si è dedicato a propagandare l'ormai famigerato "assegno unico" che dimostra ogni giorno di più la propria inadeguatezza. Le risorse ad esso destinato sono le stesse dell'anno precedente, i ritardi nelle erogazioni sono costantemente segnalati dai cittadini».













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