«Luzzana, il Leonardo della nostra Valsugana»

Dalla Via Augusta alla mobilità elettrica fino al fotovoltaico: l’ex professore di biochimica all’Università di Milano era un vulcano di iniziative sul territorio


di Franco Zadra


STRIGNO. Massimo Luzzana Tomaselli era nato a Milano 70 anni fa: già docente di biochimica all'Università degli studi di Milano, ha lavorato anche al San Raffaele dove ha incontrato la moglie originaria di Strigno dove, una decina di anni fa, ha preso residenza con la sua famiglia avviando una azienda di B&B all'insegna dell'ecocompatibile. «Quando questa mattina ho avuto la notizia – dice Gianfranco Schraffl, ex vicesindaco di Borgo – ho subito pensato che il progetto della Claudia Augusta si sarebbe fermato dal momento che non c'era più Massimo». Luzzana stava infatti ricostruendo, attraverso la ricerca storica e con l'ausilio del suo ultraleggero, il tratto della via Claudia Augusta, da Pergine a Feltre.

«Una persona di rara intelligenza – continua Schraffl – non spocchiosa, sempre disponibile. Uno di quelli che era sempre avanti per tirare gli altri che rimanevano indietro. Per il suo ciclomotore a quattro ruote elettrico aveva procurato delle batterie fatte venire dalla Cina che tenevano 10 volte di più la carica. Fu lui a fornire al Comune le foto aeree del primo impianto fotovoltaico sul Centro di Protezione civile. Un Leonardo della Valsugana, con una visione così chiara di quello che si poteva fare e delle innovazioni che si potevano introdurre, come pochi hanno. In più lui in prima persona attuava i progetti che aveva individuato come fattibili. Fu lui a portare avanti e a realizzare il progetto delle Fuell Cell sul centro sportivo del Cfp Enaip. Attivo in convegni come quello dell'Acqua del Sindaco e sulla Claudia Augusta, una volta aveva proposto un impianto di fotovoltaico sulla frana di Monte Lefre. Una persona che mancherà molto alla Valsugana». «Gli dicevo a volte – conclude – quando mi sembrava che le sue idee fossero troppo avanti, che lui volava, poiché in effetti usava il suo ultraleggero come noi usiamo l'automobile, mentre noi andavamo a piedi».

«L'ho sentito al telefono ieri sera – dice Enrico Galvan, vicesindaco di Borgo – come capitava spesso perché Luzzana collaborava con il Comune in molti progetti come quello della Via Claudia Augusta o per la mobilità elettrica o anche il la ciclabile per il Tesino. Devo ancora realizzare il fatto della sua scomparsa, ma devo dire che sarà un vuoto che perserà molto in Valsugana».

Una morte, quella di Luzzana, arrivata in un turbinio di attività, come testimonia anche Giorgio Boneccher, attuale commissario di Castel Ivano: «Avevamo appuntamento proprio questa mattina. – dice Boneccher – Alle 10.30 doveva venire per illustrarmi nel dettaglio un progetto di ciclabile che avrebbe attraversato anche Castel Ivano. L'avevo conosciuto in occasione di alcune iniziative di promozione turistica del territorio dove lui era molto attivo, anche al di là degli interessi per la sua piccola azienda a Tomaselli».













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