il caso

«Lupi e orsi, ormai è un’invasione»

Il grido d’allarme del presidente degli allevatori Fezzi all’assemblea della categoria: «In pericolo l’equilibrio delle malghe»


di Carlo Bridi


TRENTO. In un clima di fiducia nel futuro - pur in presenza di problemi sul fronte della vendita delle carni, e delle aggressioni di lupi e orsi - gli allevatori trentini hanno tenuto ieri la loro assemblea annuale. Un appuntamento importante per due ragioni: perché l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola ha dato notizie importanti sulla liquidazione del contributo 2016 riservato da PSR agli allevatori per oltre 32 milioni di euro e perché, superati i problemi burocratici dovuti a problemi dei sistemi informatici, finalmente arriveranno entro il 30 giugno premi d’alpeggio, premi sfalcio de prati e premi Pac.

Come dicevamo il presidente Mauro Fezzi ha espresso la preoccupazione della categoria per l’invasione in Trentino di animali aggressivi, non solo l’orso, verso cui si sono attuate misure di “convivenza”, ma soprattutto i lupi, che dai Lessini si sono velocemente propagati anche ai territori vicini. «Questo mette in discussione l’equilibrio delle malghe, poiché è impensabile ricoverare gli animali durante la notte».

A proposito di malghe, Fezzi ha anche segnalato l’incremento insostenibile degli affitti, che mettono in crisi gli allevatori.

Alla presenza del notaio Paolo Piccoli, su precisa richiesta del presidente dello Junior Club di inserire di diritto un loro rappresentante nel Cda della Federazione con diritto di voto, il presidente Mauro Fezzi, ha risposto che «non essendo Junior Club, contemplato attualmente dallo Statuto non è possibile inserirlo con diritto di voto, ma ha precisato che secondo lui questo è un “non problema”, perché al giovane che sarà inserito nel Cda sarà assicurato diritto di proposta». Ma la promessa non ha soddisfatto una larga fetta di soci che con ben 90 voti su 321 disponibili in assemblea hanno richiesto a gran voce questa modifica statutaria. La proposta non è passata ma il segnale è stato forte. Anche l’assessore Tiziano Mellarini nel registrare segnali positivi nel settore ha definito giusta ed apprezzata la richiesta dei giovani di contare di più all’interno della loro Federazione. Per quanto riguarda l’impegno della Provincia a sostegno degli allevatori, Mellarini ha assicurato che «non c’è nessun arretramento per il settore zootecnico. Settore, che intendiamo sostenere anche con una forte campagna di marketing».

Per quanto riguarda i dati 2016, il bilancio ammonta a 12,5 milioni di euro, con un leggero incremento sul 2015 e un utile di 76.236 euro. Bene la commercializzazione con la movimentazione di quasi 20 capi, ulteriore flessione per il fatturato allo spaccio-2,7%, maggiore per le vendite all’ingrosso, (Sait), meno 10% dovuto anche alla campagna mediatica particolarmente aggressiva contro il consumo della carne, ha affermato Fezzi.













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