Lo stadio Briamasco «aperto» di notte

Non è la prima volta che lo stadio rimane alla mercè di malintenzionati. A giugno erano state sfondate porte e finestre


di Daniele Loss


TRENTO. A qualcuno potrà sembrare un déjà vu, ma purtroppo non è così. Giovedì scorso, ore 1.15 di notte: i cancelli del “Briamasco” sono spalancati con ingresso libero allo stadio cittadino per uomini, donne e bambini. Incredibile, considerando che la vicenda si protrae da anni nonostante le ripetute segnalazioni e le richieste del Trento Calcio, che all’interno dell'impianto ha la propria sede.

Con ordine: il maggio del 2006 (dunque sono passati più di sei anni) avevamo raccontato sul Trentino dei cancelli lasciati colpevolmente aperti durante la notte, lo scorso anno (era il 23 aprile) il problema si era riproposto e, circa un paio di mesi fa, qualcuno ne ha pure approfittato, introducendosi durante la notte nello stadio della città (gestito da Asis).

Verso la fine di giugno, infatti, ignoti erano penetrati all'interno dell'impianto, sfondando porte e finestre, fracassando due distributori automatici di bibite e snack e distruggendo l'inferriata del bar. In sei anni, dunque, nulla è cambiato. Giovedì, le foto le testimoniano, per chiunque sarebbe stato un gioco da ragazzi introdursi al “Briamasco” per compiere atti di vandalismo o furti. Con, addirittura, la possibilità di scegliere se passare dall'ingresso Nord (quello dove c'è la biglietteria) o dalla seconda entrata, quella posta a pochi metri dal palazzo delle Albere. Anche noi abbiamo provato ad effettuare un rapito tour notturno all'interno della struttura, ma abbiamo desistito: troppo pericoloso, considerando che chiunque avrebbe potuto entrare indisturbato e dunque non era assolutamente da escludere la presenza di malintenzionati o tossicodipendenti che, fatto già accaduto in passato, utilizzato il bagno posto al primo piano della tribuna Nord.

Ancora più sconsigliabile l'ingresso dalla seconda entrata, quella posta a pochi metri dal palazzo delle Albere, visto che il piazzale interno è privo di qualsiasi illuminazione. Meglio dunque desistere, verificare ancora una volta che all'interno non ci siano persone autorizzate (zero) e limitarsi a scattare un paio di foto.

Qualche mese fa, dopo l'intrusione notturna, il dirigente aquilotto Gianni Petrollini aveva ammesso che «c'è gente che entra a dormire tutte le sere» e aveva chiesto uno sforzo per garantire la sicurezza. Il “Trentino” aveva sollevato la questione già sei anni fa, ai tempi in cui (tanto per rendere l'idea) il presidente aquilotto era Max Dalfovo. Da allora è passata un'eternità, ma la situazione non è cambiata di una virgola: puntualmente i cancelli del “Briamasco” restano aperti come le acque del Mar Rosso al passaggio di Mosè. La gestione dell'impianto è affidata ad Asis (come si può ben notare dai cartelli appesi all'esterno delle due entrate), che però nelle ore notturne sembra proprio “dimenticarsi” dell'importanza della struttura sportiva simbolo di Trento.

Serviranno altri sei anni per risolvere il problema o servirà un furto nella sede del Trento Calcio per mettere la parola fine ad una situazione grottesca?

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