COMMERCIO

Lo Shop Center fa ricorso al Tar contro le chiusure domenicali 

Il consorzio della Valsugana contesta sia la legittimità della delibera della Provincia  che ha individuato i comuni turistici (escludendo Pergine) sia la costituzionalità della legge Failoni


Luca Petermaier


TRENTO. Si allarga (ma era prevedibile) il fronte di battaglia per la Provincia nella dibattuta questione delle chiusure domenicali, stabilite con la recente legge 4 dalla giunta provinciale.

Nell’ultima seduta, infatti, l’esecutivo provinciale ha dovuto prendere atto del ricorso al Tar (e notificato alla stessa Provincia) da parte del consorzio Shop Center Valsugana che si ritiene danneggiato dalla decisione dell’esecutivo provinciale.

I commercianti del centro commerciale di Pergine, nel ricorso, contestano due aspetti della questione. Da un lato l’individuazione dei comuni considerati turistici (dove non vige il divieto di apertura domenica) e di quelli non turistici. Pergine - sede dello Shop Center - rientra proprio in quest’ultimo elenco, insieme (tra gli altri) anche a Trento e Rovereto.

Ma nell’impugnazione davanti al Tar (datata 20 luglio scorso, ma solo di recente notificata alla giunta provinciale), lo Shop Center rileva anche un possibile caso di illegittimità costituzionale della legge 4 approvata dal Consiglio provinciale, norma che ha regolato la materia delle aperture domenicali.

La Provincia ha deciso di resistere al ricorso che - come si ricorderà - non è l’unico fronte caldo per la Provincia in tema di commercio. A inizio agosto, infatti, anche il Consiglio dei Ministri ha impugnato la nuova legge provinciale sul commercio, in merito alla disciplina delle aperture dei negozi nei giorni festivi. Il governo (come ampiamente prevedibile) contesta la legittimità della Provincia autonoma a legiferare su una materia che impatta sul principio di libera concorrenza.

Per il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, «la decisione del Consiglio dei ministri è una mossa che l'amministrazione provinciale si aspettava, ma occorre dimostrare coraggio per continuare a rendere il Trentino una terra dinamica, in cui le prerogative dell'autonomia vengono messe a frutto per il bene della comunità locale e per essere sempre all'avanguardia su vari fronti».













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