LMN, sempre sulla linea di confine

Bookique, il collettivo di performer domani in scena con “Ei-Lands”



TRENTO. Per chi ama il teatro sperimentale, per chi è disposto a mettersi in gioco, per chi cerca ed ha voglia di capire, c’è un appuntamento che soddisfa da un lato la voglia di performance teatrale e dall’altro la ricerca sociale. Titola Ei-Lands e trova “casa” a Bookique dove, dopo una residenza di alcuni giorni Nadja Grasselli porta in scena domani alle ore 21 l’esito dello “studio sull’organizzazione sistemica e della continua ricerca sia psicologica che politica all’interno di gruppo”. Il collettivo si chiama LMN “che vuol dire-racconta la Grasselli, regista della performance nata a Trento ma ormai trasferita a Berlino da nove anni dove da sei vive di teatro- o meglio è un acronimo delle consonanti del termine Liminale dal latino limen che significa confine, e che quel suono limen è rimasto in tutte le lingue. Il progetto che si basa su momenti di incontro dei tre performer che sotto la mia regia mettono in discussione i confini anche quelli della domanda su cui si regge lo”spettacolo” ossia quale differenza corre fra perfromance e teatro. Tutto parte da un approfondimento sui sistemi politici in cui ciascuno è un’isola chiusa che però si mette in contatto con altre isole sviluppando rapporti. Il mio compito è individuare le sollecitazioni efficaci sotto forma di domande per riceve quel gesto e quella soluzione voluta, attraverso le loro risposte corporee. Il pubblico può accettare o meno la provocazione di farsi coinvolgere, tuttavia nella prima uscita a Berlino c’è stata una buona e vivace risposta con riflessioni e commenti da parte dei presenti che hanno poi interagito con i performer” Nadja Grosselli ha sviluppato il progetto con tre colleghi abbracciando una varietà geografica che rende ancor più interessante la sperimentazione. Si tratta di amici colleghi nati in Polonia, Francia e Grecia che però hanno vissuto in tanti altri paesi europei “Questo porta a risposte diverse per esempio circa riflessioni sul proprio lato spirituale che nasce da una contestualizzazione di origine, pur tuttavia poi sfociare in un’ironia dovuta al vissuto di ciascuno a contatto con altre culture”. Con Leonard Cortana, Andreas Hannes e Zuzanna Jarmakowska la conoscenza è nata sulla piattaforma network Firestarter che fa a capo ad una serie di associazioni europee. “Il gruppo base del mio progetto -continua la Grasselli, ha sede a Berlino ma poiché ognuno vive in un posto diverso va da se che ci si deve dare appuntamento in vari posti d’Europa per poter lavorare a quello che è un work in progress. Dopo Trento saremo a Lipsia in primavera. (k.c.)













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