Livo, salvato l’ufficio postale

Nuova sede (con gli ambulatori per il Mezzalone) presso il centro sportivo. Farmacia nell’ex municipio


di Giacomo Eccher


LIVO. La farmacia, privata, andrà nel vecchio municipio in fase di restauro che è stato venduto al farmacista dottor Ceschi, l'ufficio postale è sistemato al primo piano dell'edificio nel centro sportivo che al pian terreno comprende gli spogliatoi del centro sportivo. E accanto alle Poste, raggiungibili in pochi metri (meno di cento dal centro paese grazie ad un comodo sottopassaggio della Sp di Rumo) a breve troveranno posto l'ambulatorio del medico di famiglia e quello pediatrico per la zona del Mezzalone.

A spiegare questa girandola di interventi è il sindaco, Franco Carotta, che spera anche nello sblocco a breve del cantiere, fermo da quasi due anni, del nuovo plesso scolastico comunale stoppato dal fallimento della ditta appaltatrice, l'impresa Pasqualini di Ala. «Con l'amministrazione delle Poste avevamo discusso la possibilità di una collocazione nello stesso palazzo comunale (la Toresela detta anche «Castello della Rosa» ndr) ma non è stata accettata. L'ufficio doveva essere al pian terreno ma gli avvolti del palazzo sono a botte e i mobili standard delle Poste non ci entrano. Un arredamento su misura, con i tempi che corrono, per l'amministrazione postale non era nemmeno ipotizzabile. Per questo abbiamo optato per ospitare l'edificio nell'edificio a ridosso del campo sportivo con soddisfazione reciproca», sottolinea il sindaco, che non nasconde la soddisfazione per essere riuscito a conservare in paese questo fondamentale servizio.

«Infatti, non era infondato il timore di una chiusura definitiva se non avessimo trovato una soluzione adeguata che andasse bene anche alle Poste», afferma il primo cittadino. L'ufficio postale, in precedenza, era collocato nel vecchio municipio abbandonato dopo il trasloco degli uffici comunali nel palazzo della rosa, che domina il centro paese, e dove spazi ce ne sono davvero tanti. «E' vero, l'edificio è imponente e va valorizzato con destinazioni d'uso che stiamo cercando di individuare, e le idee non mancano», sottolinea Carotta. Una potrebbe essere il museo della ceramica con annesso laboratorio permanente, ipotesi che era stata avanzata tempo fa dopo lo stallo dell'analogo progetto avviato da alcuni anni in quel di Sfruz, in uno storico edificio del centro storico che quel comune dovrebbe però acquistare da un privato, mentre nel paese del Mezzalone (che però non avrebbe dalla sua la tradizione delle stufe ad olle, patrimonio di Sfruz) gli spazio sono disponibili subito e pubblici.

Tornando all'ufficio postale, in precedenza a Livo era ospitato nel vecchio municipio che come detto diventerà la nuova farmacia Ceschi, attualmente in affitto da un privato in un edificio vicino ma con spazi angusti. «Una soluzione che come amministrazione abbiamo accolto con interesse perché si tratta di un servizio fondamentale per il nostro paese e per tutto il Mezzalone», sottolinea Carotta. Nell'ex municipio, che si trova a fianco della Provinciale per Rumo all'incrocio con l'ingresso del paese da nord, i lavori sono alacremente in corso.

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