Liberi di circolare nel proprio Comune 

Da domani. Riaprono ristoranti, pizzerie e bar, ma solo per servizio da asporto. Fugatti e Kompatscher anticipano il governo Conte sui limiti alla circolazione. Le ciclabili restano aperte solo per il tragitto casa-lavoro. Dal 4 maggio si potrà fare attività sportiva e motoria


GIULIANO LOTT


Trento. Non è cosa semplice interpolare le 80 pagine del nuovo decreto anti-Covid del Governo Conte con le disposizioni della Provincia, ma è necessario per capire cosa si può o non si può fare, e da quando. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha ammesso la difficoltà di interpretazione delle nuove disposizioni nazionali e ha però garantito di voler anticipare alcuni passi verso la Fase 2, benché ciò rappresenti il rischio di vedersi impugnare i provvedimenti dallo Stato. Con l’aiuto del comandante della polizia locale Lino Giacomoni abbiamo ripercorso i vari aspetti del progressivo allentamento delle misure restrittive fin qui adottate.

Domani le prime riaperture

Come già previsto dall’ordinanza del presidente Fugatti, domani potranno riaprire le attività di alimentari per asporto che riguardano dunque bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde e panifici. Con le opportune misure di sicurezza. «Gli operatori - spiega il comandante Giacomoni - hanno l’obbligo di indossare guanti e mascherina e di osservare le distanze di sicurezza. I clienti dovranno indossare la mascherina prima di entrare nel locale, uno alla volta, e dovranno trattenersi solo il tempo necessario per l’acquisto». Vale sempre però il divieto di assembramento.

Passeggiate entro il Comune

La volontà di Fugatti di allargare il raggio della mobilità individuale ha trovato ieri sera l’accordo con il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher: da domani ci si potrà spostare non più solo nei pressi delle abitazioni, ma entro i confini del proprio Comune. Ciò di fatto anticipa di cinque giorni la Fase 2 nazionale, che parte invece il 4 maggio. Cambia dunque il concetto di prossimità, che si estende ben oltre il proprio quartiere. Il senso del provvedimento, a fronte della relativa stabilizzazione dei contagi, è di permettere ai trentini di fruire delle prime riaperture degli esercizi commerciali, perlomeno per quello che riguarda la ristorazione da asporto. Da domenica i minori possono passeggiare con entrambi i genitori.

Confini regionali o provinciali?

A Fugatti, ieri, durante il suo giornaliero report, è stato chiesto un chiarimento rispetto a come verranno concepiti dal governo nazionale i nostri confini territoriali, ovvero se il Trentino-Alto Adige verrà inteso come un’unica regione o come due province autonome. «Chiariremo questi aspetti nel momento in cui ci saranno le aperture - le parole di Fugatti - ma ovviamente tutto sarà condizionato alla stabilizzazione del numero dei contagi. A quel punto effettueremo innanzitutto un’analisi in ambito trentina, poi ci confronteremo con i colleghi bolzanini. Certo, tutto questo sarà legato alla stabilizzazione dei contagi. Dagli scienziati, infatti, arriva l’avvertimento di un rischio di una fase tre derivante dal (dovuto) allentamento delle misure».

Seconde case

Sempre il presidente della giunta provinciale ha chiarito anche un’altra questione che sta molto a cuore ai trentini, ossia la possibilità o meno di raggiungere le seconde case: «Fino al 4 maggio questa possibilità non ci sarà, se ne riparlerà eventualmente dopo». L’impressione è che a sbrogliare la matassa toccherà al governo Conte.

Parchi e giardini

Dal 4 maggio riapriranno parchi pubblici, ville e giardini, che potranno essere frequentati, pur con le precauzioni del caso, a partire dall’osservanza delle distanze minime di sicurezza: almeno un metro.

Attività motoria e sportiva

Sempre dal 4 maggio saranno consentite in maniera individuale (o con accompagnamento, per i minorenni e per le persone disabili) l’attività motoria e sportiva. La distinzione serve a definire la distanza minima da osservare: un metro per l’attività motoria, due metri per l’attività sportiva.

Le piste ciclabili

Le ciclabili sono già state riaperte, ma non possono essere utilizzate in maniera indiscriminata. «Il loro utilizzo - spiega il comandante Giacomoni -rimane limitato per il tragitto casa-lavoro. Non si possono cioè usare per attività ludica o passeggio».

L’obbligo della mascherina

La mascherina deve essere indossata in ogni luogo pubblico chiuso (ad esempio, i supermercati) e dove sia troppo complesso osservare le distanze di sicurezza. In maniera estensiva, anche a passeggio, se l’affollamento è tale da non potersi garantire un metro di distanza dal prossimo.

Orti e campi

Si può andare al proprio terreno coltivato (sia per uso agricolo che per autoconsumo) anche se si trova fuori dal proprio Comune di residenza, uno per famiglia e una volta al giorno. Va però spiegato sul nuovo modello di autocertificazione. È prevista una deroga per chi deve provvedere a irrorazioni fitosanitarie: in questo caso si può andare più volte al giorno e in più persone.

Le autocertificazioni

Restano validi i tre motivi: lavoro, sanitario o di urgenza.

Parrucchieri ed estetiste

Sulla riapertura di saloni di parrucchieri e centri estetici, che il decreto Conte ha fissato per giugno, Fugatti ha annunciato l’intenzione di mettere in campo le iniziative per cercare di anticipare la riapertura e consentire a questo settore, in forte crisi, di tornare al più presto al lavoro.













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