“Legami Dolomitici” il patrimonio Unesco in quaranta scatti 

Mattarello, s’inaugura domani la mostra al Centro civico Un viaggio che accomuna tre regioni e quattro lingue


di Gino Micheli


TRENTO. “Legami Dolomitici”: 40 fotografie di 10 fotografi, 9 sistemi, 3 regioni, 4 lingue. I dieci autori delle spettacolari foto sono fotografi professionisti e non, ma soprattutto sostenitori della Fondazione Dolomiti Unesco e sono i protagonisti della mostra che s’inaugura domani 26 agosto, alle 18, al Centro civico S. Vigilio, alla sala “Alberto Perini,”organizzata dal Comune e dalla circoscrizione in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco. Mostra visitabile fino alle 22.30; dal 27 al 31 agosto e il 3 settembre 20.30-22.30; l’1 e il 2 settembre dalle 10 alle 20.30. I fotografi in mostra sono: Alessandra Bello, Alessia Bortolameotti, Alessandro Caon, Moreno Geremetta, Nicolò Miana, Patrick Odorizzi, Franco Oliveri, Anton Sessa, Andreas Tamanini e Georg Tappeiner. L’attenzione del visitatore sarà attirata dai meravigliosi scatti: dalle Tofane allo Sciliar, dalle Vette Feltrine alle Friulane, dal Brenta alle Odle e molto altro ma, nel suo complesso, la mostra racconta un significato più profondo, quello dei “legami”. I fotografi sostenitori provengono da tutto il territorio che Unesco ha riconosciuto nel 2009 come Patrimonio Mondiale. Sono 142 mila ettari distribuiti fra cinque province (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine) e tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Trentino - Alto Adige e Veneto). I valori alla base del riconoscimento sono la bellezza paesaggistica e l’importanza geologica per la storia della Terra. Il percorso che ha portato al riconoscimento delle Dolomiti è partito, e prosegue, all’insegna del “noi”.

“Noi” abitanti delle valli dolomitiche, tanto diverse per storia, tradizioni e, soprattutto, forme amministrative. Uno sforzo comune per superare i confini, senza nascondere le difficoltà, le distanze, i problemi. Per scoprire poi, in occasioni come questa che il valore aggiunto sono le persone che scelgono di mettersi in gioco, di crederci, di dire: “Noi siamo le Dolomiti Unesco”. Ed è nata proprio da qui l’idea della mostra “Legami dolomitici” con la volontà di raccontare al pubblico le Dolomiti attraverso diversi sguardi superando i confini amministrativi e rappresentando così il Bene Dolomiti patrimonio dell’umanità intera. L'allestimento della mostra è stato affidato a Caterina Sega, professionista del settore. Il responsabile progetto è Andreas Tamanini, con la partecipazione della Fondazione Dolomiti Unesco. L’iniziativa ha pure uno scopo beneficiario: alcune delle foto esposte potranno infatti essere acquistate tramite un’offerta minima. I proventi saranno destinati in parte all’”Associazione un sogno per vincere” a favore della ricerca contro la Fibrosi Cistica e in parte alla Parrocchia San Leonardo di Mattarello.

Hanno collaborato alla riuscita alcuni sponsor, i Media partner: Trentinomese, Il Trentino Alto Adige dei Bambini, I Love Val Di Non e la collaboratrice Martina Boschi.













Scuola & Ricerca

In primo piano