Ledro, fulmine uccide 15 pecore

Erano sul Cadria e appartenevano a tre diversi proprietari. A malga Dromaè stessa fine per un vitello



LEDRO. Strage di pecore nella notte tra giovedì ed ieri mattina sulla cima del monte Cadria, la vetta che con i suoi 2.253 metri di quota è la più alta della valle di Ledro. Nel corso di uno dei frequenti e forti temporali estivi di questi giorni un fulmine ha colpito un gregge di ovini che per ripararsi dalle intemperie si era raccolto in una rientranza della rocca. Quindici di essi sono stati colpiti e sono morti carbonizzati, i restanti 18 si sono salvati.

Gli animali appartenevano a tre allevatori di Tiarno di Sotto che, ripetendo una tradizione ultrasecolare, dalla primavera all’autunno lasciano allo stato brado i loro armenti sulla sommità delle montagne, soprattutto quelle della valle di Concei, oltre le zone boschive. Constata la violenza della precipitazione notturna e probabilmente presagendo conseguenze per le proprie pecore, ieri mattina uno dei tre allevatori si è recato sulla cresta del monte Cadria, dove purtroppo ha avuto la conferma delle sue più nefaste previsioni e dei danni causati dai fulmini che nelle ore precedenti si erano scaricati sulla montagna.

Per il recupero delle carcasse degli animali carbonizzati è stato necessario l’intervento del Soccorso alpino della valle di Ledro compreso il veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale nonché assessore della Comunità di Valle dottor Alessandro de Guelmi, che è pure uno dei componenti del benemerito sodalizio del quale è stato per diversi anni valido presidente.

La mancanza di accessi alla zona, molto impervia, della cima del Cadria ha reso praticamente impossibile il trasporto a valle delle pecore carbonizzate tanto che è stato necessario l’intervento dell’elicottero della Provincia. Il velivolo ha depositato le carcasse degli ovini alla Bocca di Vies, dove è situata una malga comunale. Da qui i resti saranno caricati sopra il rimorchio di un trattore fino al fondo valle, in località Centrale di Concei, quindi trasbordate su un automezzo con destinazione l’inceneritore.

Lo scempio di animali sulla sommità del monte Cadria non è stato il solo della notte scorsa: un altro fulmine ha colpito un vitello che si trovava a malga Dromaè, che con accesso da Mezzolago è situata sul crinale montuoso tra valle di Ledro ed il Basso Sarca.

Non è una novità che pecore e capre che nei mesi estivi pascolano sulle montagne della valle di Ledro siano colpiti dai fulmini in quanto è numerosa la loro presenza. Come poc’anzi si accennava, non solo allevatori ma anche diversi privati conducono da secoli al “monte” i loro animali che rimangono allo stato brado fino all’inizio dell’autunno. In questo periodo gli ovini vivono brucando l’erba dei prati e sovente si riproducono spontaneamente.













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