«Le Rurali non lasceranno la Cooperazione» 

Fracalossi assicura che il credito resterà e spiega: «Lo stop alla riforma sarebbe un disastro»



TRENTO. «Le Casse Rurali non lasceranno mai la Federazione. Ho già parlato con Marina Mattarei e mi pare che ci sia dialogo. Mi ha fatto molto piacere sentire che ci sosterrà nel chiedere al governo l’applicazione della riforma del credito cooperativo». Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Centrale Banca e della Cassa Rurale di Trento e uomo guida del nuovo gruppo di credito cooperativo nazionale nega tutte le voci che danno le Casse Rurali in uscita dalla Federazione. Spiega di aver votato anche al ballottaggio tra Michele Odorizzi e Marina Mattarei e assicura che l’unitarietà del movimento non corre pericoli. Però spiega che la sospensione della riforma paventata dal governo porterebbe conseguenze nefaste: «Anche la sospensione di 18 mesi sarebbe un disastro. Noi l’anno scorso abbiamo speso 21 milioni solo di consulenze e altri 21 milioni li spenderemo quest’anno. Sono state assunte 100 persone. La fase di costruzione del gruppo è in fase troppo avanzata per essere bloccata. Le stesse banche che hanno aderito ci chiedono di andare avanti. Per questo è necessario un incontro con il governo e con tutti e tre i gruppi di credito cooperativo, noi, Iccrea e le Raffeisen». Poi Fracalossi torna a parlare dei rapporti con la Federazione: «C’è la partita dei servizi che, con la partenza del gruppo nazionale, dovremo fornire e non potremo più acquistare dalla Federazione. Si troverà una soluzione insieme. Abbiamo già assunto trenta persone che lavoravano per la Federazione proprio per la produzione di quei servizi. Penso che con il dialogo costruttivo che Marina Mattarei ha già mostrato di voler costruire si arriverà a una soluzione. Del resto, lo ripeto, non c’è nessuna intenzione di andare via dalla Federazione. Ho parlato serenamente con la nuova presidente e c’è voglia di andare avanti per il bene di tutti»..













Scuola & Ricerca

In primo piano

La tragedia / Il dolore

Morto a 25 anni sull’Ortles, venerdì l’ultimo saluto: “Portate con voi un fiore selvatico in ricordo di Tom”

L’ultimo saluto a Tom Arent van de Plassche, 25 anni, nato a Rotterdam in Olanda ma residente a Trento, è in programma venerdì: alle 15 presso la Sala del Commiato presso il cimitero cittadino. Dopo la cerimonia chi gli voleva bene si ritroverà da Uva&Menta per “celebrare la sua vita”. Per ricordarlo si può fare una donazione al Soccorso alpino