Le prime tre vittime degli speed-check

Multati in via Padova, ma l’impianto autovelox verrà utilizzato a rotazione anche nelle altre vie



PERGINE. In via Padova (la strada che sale ai Masetti) primi tre automobilisti incappati nell’autovelox collocati nelle colonnine gialle “speed – check”. E’ iniziata così l’opera della Polizia municipale per contrastare le (spesso folli) velocità che preoccupano i pedoni specialmente nell’attraversare sulle strisce pedonali. A turno, nelle colonnine si collocherà l’impianto in dotazione. Attenzione quindi a percorrere a meno di 50 all’ora, strade come via Spolverine (e via Lagorai), per altro rallentata con la realizzazione della rotatoria davanti al Villa Rosa, via Regensburger e via Rosmini (decisamente la più pericolosa), a Calceranica e Tenna. I segnali che avvertono del rilevamento velocità sono presenti e nel centro urbano non è necessaria la presenza dei vigili. C’è da dire che gli “speed-check” sono richiestissimi nei centri abitati attraversati da strade provinciali, specialmente quando non sono dotate di semaforo. E’ emerso nel corso delle recenti riunioni con la giunta. Ed è il caso del tratto di strada provinciale tra Canzolino e Madrano che collega la strada provinciale per Montagnaga alla Pinetana (via Nogaré). Proprio ieri mattina, è stato effettuato un sopralluogo tra il sindaco Oss Emer, l’assessore Gilmozzi e i tecnici sia provinciali che comunali per vedere di risolvere la situazione “semafori”. E intanto i vigili sono stati dotati di lettore di cronotachigrafi (costo 741 euro) per controllare la velocità dei camion. (r.g.)













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