Le Poste perdono un sacco, i soci Fai restano al «buio»

Dentro c'erano 470 lettere: irrimediabilmente scomparse



TRENTO. Tutti, prima o dopo, abbiamo sofferto della sindrome da abbandono. Beh, nelle scorse settimane sono stati ben 470 i soci del Fai che certo hanno avuto a che fare con quell'angoscioso malessere, sicuri di essere stati dimenticati dalla loro associazione. E ne avevano tutto il diritto dal momento che, contrariamente a quanto accade di solito, a casa loro non è arrivato il programma con gli appuntamenti di inizio anno. Niente di niente. E dal momento che questo mezzo migliaio di persone non possono usufruire della posta elettronica, sono rimaste con il dubbio per parecchie settimane, fino a quando non hanno saputo che il loro «isolamento» non era dovuto ad un abbandono da parte dei vertici del Fai, ma più semplicemente ad uno smarrimento.

Proprio così: l'intero sacco di Poste Italiane in cui erano contenute le 470 missive era stato clamorosamente perduto e, nonostante la disponibilità delle stesse Poste, con cui il Fai sottolinea di non voler alimentare polemica alcuna, di quelle lettere non s'è più avuta notizia. Per questo, anche attraverso il nostro giornale, la delegazione trentina coglie l'occasione per contattare chi ancora non è a conoscenza di quanto accaduto, rassicurandoli sul fatto che nessuno s'è dimenticato di loro e che il programma di inizio 2012 non è affatto completato.

Alle due gite a Milano, per la mostra di Cezanne e per quella russa proveniente dal museo Puskin, e a quella di sabato scorso a Venezia, per la visita del negozio Olivetti in piazza San Marco, all'Excelsior e alla città fiorita del Lido, ne seguiranno altre prossimamente. Altre comunicazioni scritte a casa dei soci, quindi, arriveranno nei prossimi giorni e, nel frattempo, chi fosse impaziente può recarsi presso il nuovo punto Fai di Trento, che ora è al civico 5 in Galleria dei Legionari Trentini e consultare il programma.

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