Le pagelle ai parlamentari trentini

Fugatti il più produttivo, Molinari il ribelle e de Eccher l'«immancabile»


Robert Tosin


TRENTO. Tutto sommato, la pattuglia dei parlamentari regionali si merita una pagella più che discreta per quanto riguarda la prima metà del mandato. Meglio i deputati dei senatori, ma di Trentino Alto Adige in parlamento s'è parlato veramente tanto. La curiosa classifica è stata redatta dal sito specializzato in statistiche parlamentari Openpolis che ha voluto calcolare la produttività complessiva dei rappresentanti a Roma. E' ovviamente una classifica che va presa con le molle, nel senso che la politica non si misura a chili. Per questo è stata individuata una griglia omogenea che dia un peso differente agli atti compiuti dai parlamentari, valutando anche l'importanza delle materie trattate. Dal calcolo esce un indice produttività che determina la classifica.

I regionali. I deputati del Trentino Alto Adige (che sono ufficialmente 9, compresi ovviamente gli altoatesini) sono addirittura al terzo posto, dietro a Molise e Friuli Venezia Giulia. I senatori, invece, (7) navigano a metà classifica, ma si lasciano alle spalle i colleghi di Lazio e Lombardia, tanto per citare realtà più grandi. Da questa attività emerge come il "peso" della nostra regione sia tra i più alti. Una grossa mano, non si può nasconderlo, arriva dalla Svp e dalla sua forza di strappare accordi al governo.

Deputati. E' Maurizio Fugatti (Lega) a presentare a casa la pagella di metà legislatura più bella dei trentini. Per un filo non saliva sul podio per i tre deputati leghisti più produttivi, ma il suo indice è aumentato ancora nelle ultime settimane tanto da risultare ora al 20 posto. Certo, lui ha un vantaggio non indifferente rispetto alle colleghe Laura Froner (rispettivamente 139º posto e 304º): fa parte della maggioranza di governo, quindi si trova la strada in discesa, dove invece le rappresentanti del Pd devono tutti i giorni combattere contro fossati e filo spinato.

Senatori. Anche qui il vantaggio di essere in maggioranza aiuta il lavoro di Sergio Divina (Lega) al 97º posto come indice di produttività, ma anche Claudio Molinari (oggi Api dopo aver lasciato il Pd) sgomita bene nell'area politica. Per lui anche un primato assoluto: è il più ribelle fra i ribelli agli ordini di scuderia. Tanto che ora l'ha cambiata. Altra nota: è quarto assoluto tra i palamentari che si interessano di povertà. Navigano a metà classifica i due del Pdl Giacomo Santini e Cristano de Eccher. Per quest'ultimo un primato assoluto: è il senatore più presente alle votazioni fra tutti e 322. Giorgio Tonini (Pd) è al posto 235 di questa particolare classifica.

Il vitalizio. Con il superamento di questa metà legislatura, quasi tutti i nostri parlamentari si sono assicurati il vitalizio dopo i 65 anni di età (che scatta con i 5 anni di mandato). Solo in due devono sperare che il governo Berlusconi arrivi alla fine naturale: Letizia De Torre e Cristano de Eccher. Per la prima il vitalizio scatterà il 22 febbraio 2013; per il secondo il 3 aprile 2013.













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