Le ecomobili verso la rottamazione

Trentino Mobilità al Comune: «Vecchie e inutilizzate, passiamo al car sharing»


Chiara Bert


TRENTO. Inaugurate nel luglio 2006 per entrare in centro storico senza bisogno di permessi della polizia municipale, le ecomobili del Comune si avviano a grandi passi verso la rottamazione. Troppo vecchie, senza autonomia e ormai inutilizzate. Trentino Mobilità ha proposto di sostituirle con alcuni nuovi mezzi elettrici, da noleggiare con il car sharing. Alla base del «progetto ecomobili» c'era la volontà di incentivare gli automobilisti a lasciare la propria auto ai margini del centro storico, al parcheggio Duomo della Finestra sull'Adige di via Sanseverino, e da lì arrivare nella zona a traffico limitato a bordo di un veicolo totalmente ecologico. In modo gratuito e senza necessità di passare per il permesso temporaneo rilasciato dai vigili urbani, che in prospettiva sarebbe dovuto diventare a pagamento.

Una possibilità offerta soprattutto a chi volesse fare comodamente spese in centro (dei 10 veicoli, 4 sono pick-up e 6 mezzi a quattro posti) arrivando fin davanti al negozio. Ma dopo l'entusiasmo iniziale legato alla curiosità per i nuovi mezzi, le eco-auto non sono in realtà mai decollate. E nel tempo hanno via via perso l'appeal della prima ora. Tanto che ormai hanno un'affidabilità ridotta (possono essere ricaricate solo la notte) e Trentino Mobilità le mette a disposizione una sola volta al giorno per evitare che qualcuno si ritrovi con le batterie improvvisamente scariche.

Ecco spiegato il motivo che ha spinto la società a proporre al Comune di rottamare le ecomobili. «L'idea potrebbe essere quella di sostituirle con 2-3 veicoli elettrici di nuova generazione da utilizzare con il car-sharing», spiega l'ingegner Marco Cattani, direttore di Trentino Mobilità. «Oggi le auto elettriche sono tecnologicamente molto più evolute, nulla a che vedere con le attuali ecomobili (che sono delle derivazioni dei caddy da golf, ndr), e hanno un'autonomia da 100 chilometri».

Per garantire livelli di utilizzo più alti, la società che gestisce i parcheggi cittadini suggerisce all'amministrazione un utilizzo un po' più libero, non confinato alla sola Ztl. E se le nuove auto rientrassero tra quelle del car-sharing, il noleggio a quel punto non sarebbe più gratuito. A palazzo Thun la necessità di rottamare le attuali ecomobili ormai viene considerata ineludibile.

Quanto al futuro utilizzo, l'assessore alla mobilità Michelangelo Marchesi spiega che «si vuole recuperare la ratio con cui questi veicoli erano stati messi in campo, ovvero per favorire un accesso alla Ztl leggero e non inquinante». Nel nuovo regolamento per la Ztl allo studio dell'amministrazione «ci saranno alcuni vincoli proprio per incentivare l'uso dei mezzi elettrici»: per esempio, per ottenere un permesso temporaneo per entrare in Ztl non basterà più chiedere ai vigili, ma bisognerà andare al comando della polizia municipale. Facile prevedere che le ecomobili potranno a quel punto diventare una valida alternativa.













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