«La Valdastico distrugge ambiente ed economia»

Il Patt della Vallagarina contrario all’ipotesi dell’autostrada sia con l’uscita a Besenello che a Marco: un’opera del tutto inutile e dannosa


di Giancarlo Rudari ; di Giancarlo Rudari


ROVERETO. E’ un no chiaro, quello del Patt della Vallagarina all’ipotesi dell’autostrada della Valdastico o Pirubi come la si voglia chiamare. Un no sia per ragioni di carattere ambientale che economico perché «quest’opera è del tutto inutile e dannosa» come dice Roberto Borghetti, coordinatore del partito per la Vallagarina. «Le ragioni della nostra contrarietà sono sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale (l’inquinamento e la rovina perenne del nostro territorio) sia economico - spiega Borghetti illustrando la posizione del Patt uscita dal consiglio che rappresenta tutte le sezioni lagarine - Per il territorio si tratterebbe di un danno grave con un’opera che lo andrebbe a deturpare irreparabilmente. Ma anche dal punto di vista economico le conseguenze sarebbero pesantissime. Infatti riteniamo che questa autostrada agevoli solo le grosse industrie a discapito delle nostre reali peculiarità che sono il turismo, l’artigianato e l’agricoltura. Con la Pirubi si danneggia soprattutto il mondo produttivo tipico del Trentino (piccoli artigiani e ditte individuali che spesso sono a conduzione familiare). Tutto il mondo produttivo trentino contribuisce, tramite le tasse, a mantenere viva la nostra autonomia permettendoci di vivere, pur con delle criticità da risolvere, in modo più che soddisfacente».

Per Borghetti (che, sottolinea, «diciamo no alla Valdastico sia nell’ipotesi di uscita a Besenello che a Marco») lo sbocco in Trentino dell’autostrada veneta «porterebbe ad una presenza sul nostro territorio di imprese venete. E con i lavori dati all’esterno cala la percentuale delle risorse che restano alla Provincia per la gestione dell’autonomia. Per le aziende artigiane, che solitamente sono a livello familiare con tre-quattro persone, sarebbe un vero e proprio disastro visto e considerato che la concorrenza dei veneti sarebbe fortissima. Concorrenza e calo delle risorse avrebbero la conseguenza di far chiudere le nostre aziende artigiane. A quei lavoratori e dipendenti quali alternative a quel punto potremmo offrire?»

Dunque per il Patt invece di pensare ad opere faraoniche come la Pirubi, «si devono investire risorse per realizzare infrastrutture a basso impatto ambientale prendendo ad esempio l’Austria e la Germania. Nel nostro caso, ad esempio, parlando di viabilità si potrebbe pensare a mettere in galleria, per quanto possibile, la futura galleria piuttosto che occupare altro territorio».

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