il testimone

La valanga lo ha schiacciato fra le rocce

Francesco Fabbrici è morto così a soli 29 anni. Il cordoglio di familiari e amici: «Era il collante fra tutti noi»



TRENTO. Occhi gonfi, un dolore lacerante, difficile da raccontare. Ieri alla camera mortuaria del cimitero di Trento decine e decine di persone sono andate a salutare Francesco Fabbrici. Familiari, amici, semplici conoscenti, sono state tante le persone che hanno voluto passare dal cimitero per Francesco, o Franz o Checco, o Fra, tanti erano i modi in cui lo chiamavano. Un ragazzo solare, divertente ma attento e sensibile che ha perso la vita sabato pomeriggio in montagna, quel luogo che amava profondamente. Un tragico incidente che ha risparmiato la vita dell’amico (e collega alla Woody valley di Spini) di Francesco, Michele Binotto. È stato lui, uscito illeso dalla slavina a chiamare i soccorsi, ma la corsa contro il tempo per trovare il corpo di Francesco è stata purtroppo inutile. I due stavano camminando lungo il sentiero sopra la vedretta di Pratofiorito, nelle Dolomiti di Brenta, a quota 2.800 metri di altitudine. Ai piedi gli scarponi e il fatto che ci fosse poca neve li aveva spinti a lasciare a casa il kit di autosoccorso (ArtVa, pala e sonda). «Stavamo camminando e si è staccato un lastrone» così, sotto choc, ha raccontato ai tecnici del soccorso alpino della Finanza, il sopravvissuto. Tutto è successo in una attimo. Michele è stato parzialmente travolto ma è riuscito a galleggiare, Francesco no. Lui è stato sfortunato: è caduto in un buco ed è stato sommerso dalla neve. Quando il cane Ducky ha indicato il luogo dove scavare, i soccorritori si sono immediatamente attivati con le pale e le mani, ma per l’ingegnere 29enne non c’era purtroppo più nulla da fare. Troppo gravi i traumi da schiacciamento.

«Franz è una delle persone più buone che abbia mai conosciuto. Voleva bene a tutti e tutti volevano bene a lui! Sempre disponibile e con tanta voglia di far festa e di "brindare" come diceva lui! Era la colla che teneva unità la compagnia, tutte le sue compagnie! Era un Amico con la “A” maiuscola e mancherà un sacco a tutti». Queste le parole dell’amica Clarissa per ricordare Francesco. «Non esistono parole per poter colmare un dolore e un vuoto così grande. Buon viaggio Amico Mio» scrive su Facebook Monica Sighel. «Ricorderemo sempre la tua allegria, la tua gioia di vivere, la tua simpatia, il tuo sorriso. Ancora fatichiamo a crederci, non dovevi andartene. Ciao Fab, con il cuore ti mandiamo un abbraccio fino a lassù» sono le parole di Emily Orlando.

È c’è anche chi deve ringraziare Francesco per averlo fatto innamorare della montagna. Sì perché la quota per Francesco era una grande passione che riusciva a trasmettere anche a chi gli scarponi ai piedi non li aveva mai messi. E questo perché era una persona che sapeva coinvolgere gli altri, che sapeva creare un’armonia fra le persone, senza mai prevaricare.

Una grande persona che ha lasciato un vuoto che sarà incolmabile nel cuore della mamma Lorenza, del papà Giancarlo, della sorella Caterina, della fidanzata Elisa e in quello dei tantissimi amici.

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