La Uil: «Spa pubbliche, più trasparenza»

Walter Alotti all’attacco della Provincia: i pensionati non tornino nei cda delle loro ex società



TRENTO. «La Procura regionale della Corte dei conti ha giudicato “regolare” il Rendiconto generale 2011 della Provincia, ma ha mosso rilievo relativamente alla mancata fornitura degli esiti relativi ai controlli amministrativi e di »sana gestione» sugli enti strumentali e locali, sull’Azienda sanitaria, l’Università degli studi di Trento, la Camera del commercio e sugli altri enti finanziati in via ordinaria». Lo afferma Walter Alotti, segretario confederale il del Trentino, a giudizio del quale «anche a Trento, come nel resto d’Italia esiste un problema di trasparenza, e di sostanziale opacità nella gestione e “governance” delle tante società partecipate, che sfuggono al controllo della magistratura contabile».

Alotti ricorda il decreto Monti all’esame del Parlamento, che impone lo scioglimento-incorporamento di alcune, il ridimensionamento della partecipazione pubblica per altre, lo snellimento dei CdA per tutte con massimo di tre consiglieri, due dipendenti pubblici, ed uno esterno col doppio incarico di a.d. e presidente. La Uil propone poi il divieto per i pensionati di divenire amministratori nelle società di cui erano ex dipendenti.













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