IL CASO

La truffa dell’asfalto: lavoro scarso a caro prezzo

Segnalazioni in Rendena, Bleggio, Giudicarie ma anche dalla val di Fassa. Una ditta «internazionale» propone il grande affare ma è tutto un bluff



TRENTO. Dell’asfalto avanzato da un lavoro precedente, una squadra di ben 15 operai pronti ad entrare in azione e un prezzo assolutamente di favore. Sono questi gli elementi dei «truffatori dell’asfalto» che sta cercando vittime nelle valli trentine. Intercettati in val di Fassa, in questi giorni stanno imperversando fra Rendena, Giudicarie e Bleggio. Spacciando per un lavoro di pregio quello che in realtà è un pessimo lavoro.

A raccogliere le segnalazioni il corpo della polizia locale delle Giudicarie che ha deciso di divulgare l’informazione per evitare che qualcuno possa credere a quanto viene raccontato e quindi finire per pagare tanto per avere molto poco. Il modus operandi è sempre lo stesso e nel giro di pochi giorni il gruppo è stato segnalato a Pinzolo, nel Bleggio, a Ponte Arche ma anche alla Mendola e nell’Alto Garda. Le vittime prescelte sono quasi sempre delle ditte con grandi piazzali ma sono stati anche avvicinati dei privati cittadini. A parlare un uomo con un forte accento inglese (o americano) che si presenta come il direttore di cantiere. E spiega - come racconta il comandante della polizia locale Giudicarie, Carlo Marchiori - di avere a disposizione ancora un bel po’ di asfalto avanzato da un precedente lavoro. E che sarebbe disposto a «cederlo» per sistemare piazzali e quant’altro mettendo a disposizione anche la sua validissima squadra composta da quindici persone. Lavoro veloce e prezzo molto interessante. E se questi due aspetti non fossero sufficienti a convincere la potenziale vittima, ecco che il direttore di cantiere inizia a snocciolare una serie di nomi di ditte della zona con la quale ha già contatti e per le quali dovrà lavorare. Delle referenze, insomma, per far capire che la ditta è seria tanto che la loro offerta è già stata accettata. «Referenze» che sono, ovviamente, false. Ma dove sta l’inganno? Sta nel fatto che a fine lavoro viene chiesto comunque più di quanto è stato pattuito, ma soprattutto che l’asfalto che viene steso è di scarsa qualità. Si finisce quindi per pagare per un lavoro che non vale quella cifra.

Come detto in questi giorni il gruppo sta battendo palmo a palmo la zona est della provincia e per fortuna sono più le volte che viene respinto con perdite che quelle in cui riesce a fare il lavoro e quindi raggirare le persone. Ma la prudenza non è mai troppa e da qui la decisione della polizia locale di rendere noto quello che sta succedendo: per mettere tutti in guardia. Nei giorni scorsi scene analoghe anche in val di Fassa. E anche in questo caso era entrata in azione la polizia locale. A Campitello lunedì è stato fermato un veicolo francese con un uomo a bordo che proponeva rifacimento asfalti a basso prezzo e in difformità a qualsiasi norma. Il controllo si era concluso con il sequestro preventivo del veicolo dopo aver sentito l’autorità giudiziaria. (m.d.)

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